Il maneggio di Cella, "nessun abuso". I fratelli Brescia vincono il ricorso e chiedono risarcimento al Comune

Il Consiglio di Stato ribalta il Tar e dà ragione alla società Brecogen proprietaria del ’New West Ranch’ "Non doveva essere demolito". Annullato l’atto di acquisizione del terreno da parte dell’ente pubblico.

Il maneggio di Cella, "nessun abuso". I fratelli Brescia vincono il ricorso e chiedono risarcimento al Comune

Il maneggio di Cella, "nessun abuso". I fratelli Brescia vincono il ricorso e chiedono risarcimento al Comune

Colpo di scena nella vicenda giudiziaria del “New West Ranch” di Cella, che vede in causa da 12 anni il Comune di Reggio Emilia e la società Brecogen dei fratelli, Luigi, Francesco e Pasquale Brescia (quest’ultimo condannato a 13 anni per associazione mafiosa nel processo Aemilia contro la ‘ndrangheta e a sei mesi per una lettera di minacce mafiose scritta dal carcere al sindaco Luca Vecchi). L’amministrazione – con una delibera di giunta del 16 maggio scorso, riporta l’agenzia Dire – ha deciso di non dare seguito al provvedimento emesso il 31 agosto 2020 (e notificato all’azienda a marzo del 2021) con cui si ingiungeva alla Brecogen di pagare 135.000 euro a titolo di recupero delle spese per la demolizione delle opere abusive del maneggio. Che, costruito senza le autorizzazioni urbanistiche ed edilizie, fungeva da punto di ritrovo tra gli uomini della cosca di ‘ndrangheta radicata in provincia ed esponenti infedeli delle forze dell’ordine. Il motivo della decisione del Comune? "Sono venuti meno i presupposti di fatto e giuridici del predetto provvedimento".

Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto tre ricorsi presentati dai Brescia volti a capovolgere le sentenze del Tar di Parma che nel 2016 aveva respinto le istanze dei fratelli in ordine agli atti amministrativi spiccati dal Comune di Reggio nel 2012. Questi atti, che riguardavano la sospensione dei lavori nell‘area incriminata di via Croci per lottizzazione abusiva, la prosecuzione del relativo procedimento amministrativo e i provvedimenti conseguenti l’inottemperanza all’ordinanza di contestazione dell’abuso, sono stati in sostanza cancellati dal verdetto del Consiglio di Stato emesso a maggio del 2022.

Annullato anche l’atto acquisitivo del terreno. Il Comune, ottemperando alla sentenza dei giudici ha tra l’altro proceduto ad aggiornare la situazione catastale dei beni "pur a fronte dell’inspiegabile inerzia serbata da controparte, che essendo ritornata pleno jure titolare dei diritti dominicali sulle predette aree, avrebbe potuto procedere autonomamente ai conseguenti riallineamenti catastali e di conservatoria, limitandosi a darne comunicazione al Comune". Intanto con un nuovo e separato giudizio la Brecogen ha chiesto di ottenere dal Comune il risarcimento di asseriti danni conseguenti alla procedura di acquisizione immobiliare dei terreni del maneggio. Il giudizio, in cui l’amministrazione si è costituita, è ad oggi pendente.