Il paragone con la città di Trento resuscitata dalle aule in centro

I candidati sindaci commentano le critiche del prof. Cadoppi sull'esternalizzazione delle sedi universitarie a Parma, suggerendo di riutilizzare i palazzi nel centro storico.

Abbiamo chiesto ai cinque candidati sindaci di commentare la lunga intervista che ci ha rilasciato il professor Alberto Cadoppi, docente di diritto penale a Parma da vent’anni. Nella chiacchierata fatta sulla città universitaria, Cadoppi ha stigmatizzato la scelta di esternalizzare al San Lazzaro e soprattutto alle Ex Reggiane nuove sedi universitarie, mentre si sarebbe potuta usare questa nuova energia giovanile per animare il centro storico. Cadoppi in particolare suggerisce di riempire di studenti e uffici universitari i palazzi che si trovano nel nostro centro storico e che sono attualmente chiusi o sotto utilizzati, come per esempio la Banca d’Italia. Cadoppi usa come esempio Trento, dove ha lavorato dall’87 per dieci anni: "Quando arrivai sembrava una città fantasma, ero quasi avvilito. Non aveva tradizione, ma grazie all’università – collocata in pieno centro – si è trasformata e nel giro di 7-8 anni è diventata viva, allegra". Rispondono Marco Massari (centrosinistra), Gianni Tasselli (Rifondazione Comunista), Paola Soragni (autonoma), Giovanni Tarquini (centrodestra) e Fabrizio Aguzzoli (Coalizione civica).