Il ’Premio Ghirri’ a una giovane siciliana

Giulia Parlato "ha costruito un progetto che mette in discussione e si interroga sul ruolo della fotografia nella ricostruzione storica"

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È Giulia Parlato la vincitrice del Premio Luigi Ghirri alla sua prima edizione, la nona di Giovane Fotografia Italiana. Con il progetto "Diachronicles" la fotografa siciliana ha convinto la giuria, per suo spirito critico di ricerca e osservazione.

Ai Chiostri di San Domenico durante la la terza giornata inaugurale di Fotografia Europea e della mostra "Possibile" - che raccoglie i progetti di Giulia Parlato, Riccardo Svelto, Marcello Coslovi (di Scandiano), Claudia Fuggetti, Chiara Ernandes, Giulia Vanelli e Caterina Morigi - è stato assegnato il premio dedicato a Luigi Ghirri nel trentennale della sua scomparsa. La novità di questa nona edizione di Giovane Fotografia Italiana è stata infatti l’assegnazione, a uno dei sette finalisti scelti per Giovane Fotografia Italiana, di un premio del valore di 4mila euro intitolato al grande maestro, in collaborazione con gli Eredi Luigi Ghirri. La giuria - composta da Tim Clark, Adele Ghirri, Elisa Medde, Cristiano Raimondi e Carlo Sala - ha decretato vincitrice Giulia Parlato con la motivazione di: "Aver costruito un progetto di ricerca che mette in discussione e si interroga sul ruolo della fotografia e del museo nella ricostruzione storica, e il nostro ruolo e responsabilità nell’attribuire significati e gradi di aderenza con il reale".

Il progetto "Diachronicles" racconta lo spazio storico come contenitore immaginario, in cui un’apparente raccolta di prove apre al fantastico. Alla premiazione, oltre alla giuria, erano presenti l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti, l’assessora all’educazione Raffaella Curioni, i curatori della mostra Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, Paola Picca di Giovani Artisti Italiani e Lorenza Bravetta curatrice di Triennale Milano per Fotografia, cinema, new media. "Quando il Comune ha proposto agli eredi di intitolare questo premio a Luigi Ghirri noi siamo stati felicissimi di accogliere la proposta – ha detto Adele Ghirri, figlia di Luigi. - Per una serie di motivi. Io e mia sorella seguivamo già da anni la mostra di Giovane Fotografia Italiana e ogni volta ci colpiva la partecipazione di artisti e artiste che erano sì molto interessanti, ma soprattutto che proponevano uno sguardo innovativo sul panorama della fotografia italiana contemporanea. Siamo quindi doppiamente felici che il premio venga intitolato a nostro padre. Non volevamo vedere progetti che dimostrassero di avere imparato la lezione di Ghirri al meglio, ma che proponessero uno sguardo autonomo, personale e che, come faceva Luigi Ghirri, fosse in grado di trasmettere una visione libera delle cose, dell’esterno, delle immagini stesse, non condizionata dai trend del momento". La mostra "Possibile" rimane aperta al pubblico ai Chiostri di San Domenico fino al 12 giugno (venerdì, sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 20) con ingresso libero.

Stella Bonfrisco