Impianti sportivi di via Piave. L’opposizione: "Aspettano da anni, eppure i soldi ci sono"

La riqualificazione degli impianti sportivi di via Piave a Gattatico è bloccata nonostante fondi disponibili. Consiglieri criticano spese per progetti non finanziati.

Impianti sportivi di via Piave. L’opposizione: "Aspettano da anni, eppure i soldi ci sono"

Impianti sportivi di via Piave. L’opposizione: "Aspettano da anni, eppure i soldi ci sono"

"La riqualificazione degli impianti sportivi di via Piave aspetta da anni, si pensava di finanziarla tramite due bandi ma non sono stati vinti. Eppure i soldi in avanzo libero ci sono". Lo fanno notare i consiglieri comunali del centrodestra di Gattatico, che avevano presentato un’interrogazione mirata ad appurare quanto è costato al Comune, in termine di spese vive (consulenze, incarichi esterni di progettazione, ecc) la stesura di 12 progetti; per i medesimi progetti, si chiedeva quanto è indicativamente stato impegnato il personale interno. La risposta della giunta è stata che in due anni "il Comune ha speso 12mila e 500 euro per progettazioni affidate a soggetti esterni, per partecipare a 12 bandi… Alcuni sono stati finanziati, altri solo parzialmente e 6 respinti". Ora la lista d’opposizione commenta: "Colpisce che non sia stata investita alcuna risorsa economica comunale sui tre dei progetti alla fine non finanziati… Chi meno spende, più spende, visto che comunque la progettazione ai bandi non vinti ha dovuto comunque essere realizzata". Rispetto agli impianti sportivi aggiungono: "Entrambi i bandi hanno avuto esito negativo. Siamo ormai agli sgoccioli del mandato amministrativo e il piano di sostegno al Gattatico Club, contenuto tra gli obiettivi del programma elettorale 2019 della maggioranza, sembra destinato a cadere nell’oblio. Eppure i soldi in avanzo libero ci sono: abbiamo avuto modo di accertare anche durante l’ultimo Consiglio che quando c’è la volontà di spendere sanno benissimo come attingere al gruzzoletto lasciato in eredità dai 10 anni di amministrazione Maiola".

Francesca Chilloni