
Iren: i conti tornano Meno fatturato, più utile
Iren chiude il primo trimestre con ricavi consolidati al 31 marzo 2023 si attestano a 2.019,8 milioni in diminuzione del -7,6% rispetto ai 2.185,7 milioni del primo trimestre 2022.
I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai minori ricavi energetici, influenzati per circa 570 milioni dalle minori quantità vendute, in parte correlate ad un andamento climatico più mite, parzialmente compensati dalla crescita dei prezzi delle commodities (+320 milioni circa).
L’Ebitda ammonta a 368,5 milioni, in aumento del +1,6% rispetto ai 362,8 milioni del primo trimestre 2022, mentre l’Ebit è pari a 210,3 milioni, in diminuzione del -6,5% rispetto ai 225 milioni del primo trimestre 2022.
L’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 135,0 milioni, in crescita (+14,6%) rispetto al risultato al 31 marzo 2022, che includeva l’impatto negativo del contributo di solidarietà pari a 24 milioni.
"Prosegue il percorso di crescita del Gruppo Iren sostenuto dagli investimenti tecnici, cresciuti del 34% rispetto al primo trimestre 2022".
Così Gianni Vittorio Armani, Ad e direttore generale di Iren, commenta i dati del primo trimestre. "I risultati positivi si basano soprattutto su un recupero della marginalità rispetto allo scorso anno, nonostante la riduzione dei consumi (-19%) che ha avuto un impatto significativo sulle nostre performance. L’attenta disciplina finanziaria attuata da Iren - aggiunge - viene avvalorata dal recente innalzamento del rating da parte di S&P. Confidenti dello sviluppo industriale previsto nei prossimi trimestri confermiamo la guidance per il 2023, che prevede una crescita del 6% della marginalità, in linea con il piano", conclude Armani.
"I risultati positivi appena approvati confermano la solidità finanziaria del gruppo Iren – aggiunge il presidente Luca Dal Fabbro – garantita da un piano industriale equilibrato e solido che stiamo seguendo. Il successo delle recenti acquisizioni in capacità rinnovabile, rafforzano il piano industriale volto alla decarbonizzazione e all’economia circolare".