REDAZIONE REGGIO EMILIA

La ‘strana’ palla a due di basket. Studente in campo contro il prof: "Più difficile dei suoi compiti"

L’alunno Emanuele Di Rico si è trovato a sfidare il suo docente d’informatica Marco Morini. Il racconto virale sui social. L’insegnante: "Ho vinto io e l’ho pure stoppato a canestro..." .

L’alunno Emanuele Di Rico si è trovato a sfidare il suo docente d’informatica Marco Morini. Il racconto virale sui social. L’insegnante: "Ho vinto io e l’ho pure stoppato a canestro..." .

L’alunno Emanuele Di Rico si è trovato a sfidare il suo docente d’informatica Marco Morini. Il racconto virale sui social. L’insegnante: "Ho vinto io e l’ho pure stoppato a canestro..." .

Capita spesso a fine anno scolastico, che professori e studenti giochino la classica partitella amichevole in cui i ruoli di insegnante e allievo vengono azzerati. Se però questa sfida è ad inizio anno e fra formazioni senior, allora la musica cambia e, per di più, ne esce una storia che ha fatto impazzire di like e commenti il post della nota pagina baskettara “L’umiltà di chiamarsi Minors“. Il giovane cestista Emanuele Di Rico, ala-pivot classe 2007, che milita nel Reggiolo in Dr1, in un’amichevole prestagionale, si è trovato di fronte il proprio docente di informatica del Liceo Fanti di Carpi, Marco Morini, pari ruolo del Novellara che prenderà parte al prossimo campionato di C. Per la cronaca, ha vinto il professore (84-61 per Novellara). Una situazione insolita che ha portato Emanuele a dichiarare alla pagina social: "Il ragazzo che salta con me per la palla a due è Marco Morini. Classe 2002, ha 5 anni in più. Ma ci vediamo tutti i giorni, perché andiamo nello stesso liceo. È il mio prof di informatica… In foto non si percepisce la tensione. Ma ero meno teso quando mi ha chiesto di creare una pagina Html".

Ma davvero Marco è un prof. così temibile?

"No, no, – dice Emanuele – Marco è un ottimo prof., preparato e mi sono sempre trovato bene perché è un insegnante giovane, quindi riesce a capire anche i problemi di noi adolescenti. Comunque non capita tutti i giorni di dover giocare contro il proprio insegnante...".

Infatti sui social è stato un vero e proprio boom.

"Sì ma all’inizio gli amministratori della pagina non credevano che Marco fosse davvero il mio prof. perché è molto giovane ma grazie alla laurea triennale è riuscito ad ottenere la chance per insegnare".

Sicuramente avrà avuto il cellulare intasato di commenti...

"I miei amici e compagni di squadra, scherzando, mi hanno detto che sono diventato famoso o altre cose del genere".

Però non è nuovo su questa pagina social…

"Nel 2023, grazie ad un mio buzzer beater al celebre torneo Malaguti sono finito sulla pagina per la prima volta".

Ma la palla a due chi l’ha poi vinta?

"Lui, ma di pochissimo. Ci siamo sentiti nei giorni successivi e mi ha dato tanti consigli per adattarmi al tipo di gioco senior".

Insomma un prof. dietro la cattedra ma anche sul parquet.

"Sì, ma purtroppo – prende la parola Marco – non sarò più il suo docente in questo anno scolastico. Proprio il giorno del post mi è arrivata la comunicazione dalla scuola che è arrivato un professore dalla graduatoria nazionale nel mio ruolo. Ma potrei essere richiamato".

Il post virale sui social è stato una sorpresa?

"Sì, mentre ero a lezione all’università mi sono arrivati una marea di messaggi e, quando è arrivata la pausa, ho visto il post e tutti i commenti con relative prese in giro tipo “Grande prof.“ da amici e compagni di squadra".

Dunque la prima ed unica palla a due rimarrà vinta da lei...

"Ho cercato di farla vincere a lui. L’arbitro era un nostro dirigente e gli dicevo di alzarla dalla parte di Emanuele, però ho saltato un attimo prima e gliel’ho fregata!".

Una lezione anche sul campo. "Sì ma non finisce qui! Lanciato in contropiede, Emanuele è andato a canestro pensando che io non ci arrivassi, invece l’ho stoppato".

C’è materiale per gli sfottò...

"Appena potrò, se non sarò più al lavoro a Carpi, andrò a salutare le mie vecchie classi e sicuramente qualche battuta ci scapperà con Emanuele...".

Cesare Corbelli