Ligabue, anche il rocker sottoscrive la petizione per via Porta Brennone a Reggio Emilia: "È una camera a gas"

Residenti sul piede di guerra contro le modifiche alla viabilità: "Venga ripristinata presto la zona a traffico limitato. È una questione di salute, qui non possiamo aprire le finestre"

Ligabue e via Porto Brennone

Ligabue e via Porto Brennone

Reggio Emilia, 29 aprile 2023 – Tra i firmatari della raccolta firme per il ripristino della zona Ztl in via Porta Brennone, soppressa in forma temporanea per consentire il collegamento con corso Garibaldi, c’è anche un nome famoso, Luciano Ligabue.

"La petizione è ora in fase conclusiva e vi stanno aderendo in gran numero i residenti della nostra strada, fra cui anche Ligabue e Massimo Storchi", ci riferisce Daniela Vezzosi, abitante proprio nella via al centro dell’infuocato dibattito di quest’ultimo periodo, nel quartiere e sulla stampa, causato dal recentissimo nuovo assetto della viabilità urbana.

"Via Porta Brennone non regge l’intensità del traffico ordinario e la decisione dell’amministrazione sta provocando notevoli problemi di scarico e inquinamento, mentre noi vorremmo respirare normalmente – prosegue la signora Vezzosi –. Stamani c’era un camion di grande portata impegnato in una difficile manovra visto il poco spazio disponibile, con la fila di macchine in attesa e ferme, e conducenti che suonavano il clacson, in evidente segno di insofferenza".

Ovvero la situazione abituale di queste giornate, a detta della Vezzosi, che rileva: "Tutto è avvenuto in modo troppo arbitrario, repentino. Non siamo stati avvisati. Quando chiedevamo informazioni, non abbiamo ottenuto risposte. Non ci sembra giusto che da una parte si viva in un’oasi felice e noi avvolti nei gas di scarico. Una risoluzione del problema potrebbe essere riaprire i due accessi e, nell’attesa, verificare altre soluzioni".

È anche una questione di salute, dice la residente: "La stagione favorirebbe l’apertura delle finestre, ma non possiamo. La stessa assessora Bonvicini parlava di 4mila auto al giorno che transitano su via Porta Brennone, perciò ne è consapevole".

Un’altra residente è Maura Leoni, molto infastidita dall’ultimo provvedimento, seppur temporaneo: "Abbiamo sopportato un anno intero senza capire il perché avessero fermato il cantiere di via Ariosto, sollevati al pensiero che una volta terminati i lavori tutto sarebbe tornato alla normalità. Ma così non è stato, e in aggiunta hanno tolto la Ztl aprendo alla circolazione ordinaria, e non capiamo perché – aggiunge Leoni, evidenziando le criticità –. La strada è molto piccola e presenta un restringimento in prossimità del fornaio, perciò le ragioni di questa decisione ci sfuggono. Non ci sono marciapiedi, i pedoni rischiano di essere investiti, occorre scendere dalle bici e procedere a passo d’uomo".

La residente non ne fa una questione di sostenibilità ambientale, alla cui salvaguardia si dichiara favorevolissima "sia per il bene dell’ambiente sia per favorire il passeggio delle persone, ma non sono questi modi consoni. Perché causare un disagio così grande ai residenti? La passeggiata ducale settecentesca è servita a gratificare gli amministratori, ma quando mi verrà un tumore ai polmoni che cosa vuole che me ne importi della passeggiata? Siamo delusi, furibondi. Le decisioni prese all’improvviso non giovano a nessuno. Gli automobilisti suonano e talvolta insultano, e io sono una contribuente che paga i permessi".