FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

L’incubo alluvione. Si rompono gli argini. Straripano i torrenti. Un migliaio di sfollati

Il Crostolo invade la Bassa, sott’acqua anche Gavassa e Marmirolo. Allestito un dormitorio nel palazzetto per ospitare gli evacuati.

L’incubo alluvione. Si rompono gli argini. Straripano i torrenti. Un migliaio di sfollati

Il Crostolo invade la Bassa, sott’acqua anche Gavassa e Marmirolo. Allestito un dormitorio nel palazzetto per ospitare gli evacuati.

Le martellanti allerte meteo dei giorni scorsi purtroppo non sbagliavano. In poche ore sono caduti oltre 100 millimetri di pioggia, Reggio e provincia si sono risvegliati in un incubo, con il Crostolo in zona ex Accorsi, il canalazzo Tassone e il Cavo Cava che uno dopo l’altro hanno spaccato gli argini in vari punti tra le 4,50 e le 7 del mattino, allagando la pianura tra Cadelbosco, Villa Seta, Bagnolo e Santa Vittoria di Gualtieri.

Allagamenti anche in città e nelle frazioni reggiane, a causa del Rodano, del Modolena e di rii minori; le persone evacuate sono undici.

Un migliaio invece gli sfollati dalla zona alluvionata, quasi tutti sul territorio cadelboschese. Sin dalle 3 della notte tra sabato e ieri il sindaco Marino Zani con il suo staff si sono riuniti in Comune insieme a Protezione civile e decine di volontari, anche delle società sportive e dell’Anpas. Dall’argine del Canalazzo a Ponte Forca già ieri mattina la pianura sembrava un lago senza confini da cui spuntavano come isole fattorie e case.

In mattinata è stato allestito un dormitorio nel palazzetto comunale e una mensa con cucine da campo presso la tenso-struttura del bocciodromo. La parrocchia ha dato la disponibilità di accogliere altre persone. Circa una sessantina coloro che hanno trascorso la notte scorsa nella palestra. Fortunatamente molti altri potuto contare sull’accoglienza di parenti e amici fuori dalla zona alluvionata.

L’angoscia per le proprie abitazioni e gli oggetti più cari che si erano dovuti lasciare dietro sé, è stata solo in parte stemperata dalla calda accoglienza che la Protezione civile ha dato a chi si recava in palestra. Anziani e disabili hanno trovato ricovero nella Rsa. Centinaia i pasti caldi preparati sia per gli sfollati che per gli operatori del Sistema di protezione civile.

Alcuni abitanti tuttavia si sono rifiutati di evacuare le proprie case, nonostante la mancanza di acqua potabile e luce.

Intanto polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza, oltre a gestire la circolazione stradale, chiudere le strade d’accesso alla zona allagata, hanno organizzato squadre anti sciacallaggio. A metà pomeriggio, dal Centro Italia è arrivata una colonna della Croce Rossa.

A Bagnolo le squadre Saf dei vigili del fuoco sono dovute intervenire con i gommoni per portare in salvo di dieci persone in via Spallanzani: si tratta di tre famiglie, con tre bambini, un adolescente e sei adulti.

Il sindaco di Castelnovo Sotto ha emanato un’ordinanza invitando i cittadini della frazione di San Savino, del Traghettino e della località Camporanieri a rimanere ai piani alti delle abitazioni, e di prepararsi a un’eventuale evacuazione.

Tra Villa Seta e Santa Vittoria due porcilaie sono finite sott’acqua: una è isolata, con gli animali terrorizzati intrappolati. All’azienda Fontanelle si è invece riusciti a mettere in salvo i suini tramite la spola di camion con rimorchi-gabbia.

In Appennino si sono verificati numerosi smottamenti e a Felina di Castelnovo Monti si è reso necessario sfollare un nucleo famigliare dalla propria abitazione. Il maltempo ha danneggiato gravemente anche la linea ferroviaria Reggio-Ciano all’altezza di Bibbiano, creando il blocco dei treni per l’esondazione di un tratto di canale.

Oggi sarà sospesa la circolazione nel tratto compreso tra Barco e Ciano; Fer ha istituito un servizio sostitutivo di autobus. L’Enza ha retto bene lo stress, con la piena del torrente che è passata senza problemi dal ponte tra Montecchio e Montechiarugolo, per poi defluire impetuosa senza ostacoli grazie alla pulizia della traversa a nord di Montecchio e l’allagamento delle casse d’espansione. Allagamenti anche nelle aree basse di Sant’Ilario e Gattatico, ma senza problemi per persone ed edifici. Il Ponte di Sorbolo in mattinata era stato chiuso in modo precauzionale quando l’idrometro aveva superato soglia 3 (rossa), cioè gli 11 metri.