Luca Aldrovandi ucciso in Indonesia, si stringe il cerchio

Sotto torchio un altro dipendente dell’imprenditore guastallese assassinato. La moglie è partita ieri e spera di poter ricevere notizie dagli inquirenti

Luca Aldrovandi ucciso in Indonesia

Luca Aldrovandi ucciso in Indonesia

Guastalla (Reggio Emilia), 12 ottobre 2019 – Ieri mattina Eva Yulianti, moglie di Luca Aldrovandi, è partita dall’Italia diretta all’isola di Pulau Weh, in Indonesia . Un viaggio lungo, con diversi scali aerei e un trasferimento in traghetto e con l’arrivo a destinazione previsto non prima del tardo pomeriggio di oggi. Potrà così avere un contatto diretto con le autorità locali, che stanno indagando sull’omicidio del marito, 52 anni, originario di Guastalla e da anni gestore di un bar ristorante con annessi alloggi per turisti, affacciato sull’Oceano, nel distretto di Sukakarya di Sabang.

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La morte di Luca, conosciuto con il soprannome di Candy, è stata provocata da un’arma da taglio, con una coltellata che ha raggiunto l’uomo alla gola. La polizia locale ha ascoltato diversi testimoni per risolvere il caso, con i sospetti ricaduti da subito su un paio di dipendenti della struttura turistica gestita da Aldrovandi.

Uno di loro è stato fermato mentre era diretto verso il suo paese natale, l’alto è stato convocato negli uffici degli investigatori ieri mattina. Entrambi sono stati interrogati a lungo. Secondo una prima ricostruzione, Luca è stato visto mercoledì sera verso le 19,30, seduto da solo al Bixio Cafè, mentre stava ricevendo una telefonata dalla moglie, dall’Italia. Poi sarebbe uscito dal bar dirigendosi verso il lungomare.

Alle 20 un dipendente ha chiamato Luca per preparare un dolce Tiramisù ordinato da un cliente. Ma non ha ricevuto risposta. Il dipendente ha poi chiamato la moglie Eva, a Guastalla , che a sua volta ha tentato di rimettersi in contatto col marito. Si è pensato che Luca si fosse addormentato. Non ricevendo risposte, verso le 21 è iniziata la ricerca di Aldrovandi nei luoghi da lui solitamente frequentati, nel villaggio turistico. Solo alcune ore più tardi, ormai al mattino, un dipendente della struttura si è recato all’abitazione della vittima: ha bussato senza ricevere risposta, poi ha notato piedi insanguinati sulla veranda al piano superiore. Immediato l’allarme ai soccorsi sanitari e alla polizia, con gli agenti che hanno avuto conferma del delitto una volta aperta la porta dell’alloggio.

Secondo i primi accertamenti sul corpo sarebbero state trovare cinque coltellate all’addome e una grave ferita al collo. Il corpo è stato composto all’obitorio dell’ospedale di Sabang, a disposizione delle autorità locali. Intanto, la figlia della vittima, di dieci anni, ora è ospite dei familiari a Guastalla: le è stato spiegato a grandi linee quanto è successo, ovviamente senza entrare nei dettagli della vicenda. La bimba sa che il papà non c’è più, anche se solo con il passare dei giorni si renderà conto con precisione di quanto è successo.