
I carabinieri hanno ricostruito due anni di vessazioni attraverso le indagini scattate con la denuncia della vittima
Reggio Emilia, 9 gennaio 2025 – Allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento nei confronti della moglie e applicazione del braccialetto elettronico. È quanto disposto dal gip del tribunale di Reggio ad un 60enne di Casina, in Appennino, accusato di violenza domestica e minacce alla coniuge. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri nelle indagini coordinate dalla Procura e dal racconto della donna, le vessazioni e i maltrattamenti andavano avanti da circa due anni. La gelosia morbosa sarebbe alla base dei comportamenti del marito che non la faceva uscire di casa da sola o di frequentare le amiche. Fino a gravi minacce di morte e costrizioni alle faccende domestiche sotto offesa.
Infine, ossessionato dal fatto che le lo tradisse arrivando ad accusarla di avere una relazione extraconiugale col suo datore di lavoro, ha mostrato persino un video pornografico ai figli, inventandosi che la donna ripresa fosse la madre. In un’altra occasione, ha cercato di soffocarla con un cuscino e in un altro episodio contestato, le ha puntato un coltello alla gola. Da qui è scattato il ‘codice rosso’, con la magistratura che ha presentato al tribunale di Reggio una richiesta coi provvedimenti cautelari poi accolti e attuati. L’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 2,5 chilometri dalla donna e non potrà comunicare con lei con alcun mezzo.