REDAZIONE REGGIO EMILIA

Minaccia col coltello e aggredisce gli ex vicini: arrestato

Un 62enne italiano, senza fissa dimora, è stato arrestato per aver minacciato e aggredito i suoi ex vicini con un coltello da cucina. Dovrà rispondere di percosse, minacce, violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale. La direttissima ha disposto l'obbligo di firma tre volte a settimana.

Minaccia col coltello e aggredisce gli ex vicini: arrestato

Ha minacciato di morte e aggredito i suoi ex vicini di casa, poi ha tentato di prendere a pugni i poliziotti. E alla fine è stato arrestato. A finire in manette un 62enne – italiano, senza fissa dimora – che dovrà rispondere delle accuse di percosse, minaccia aggravata, violazione di domicilio, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono a lunedì scorso in via Emidio Villa, tra la zona industriale di Mancasale e Pratofontana. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti – si è presentato a casa dei suoi ex vicini, danneggiando a pugni le porte degli appartamenti. Poi, una volta entrato, li ha minacciati con un coltello da cucina che aveva portato con sé. La famiglia è riuscita a dare l’allarme chiamando la questura che ha inviato sul posto immediatamente una Volante. Gli agenti hanno cercato di calmarlo, ma il 62enne si è mostrato da subito aggressivo e ha innescato una colluttazione con loro. Gli uomini in divisa sono riusciti a immobilizzarlo e a disarmarlo del coltello (lungo 29,5 centimetri di cui 18 di lama) che nascondeva nella tasca dei pantaloni poi sequestrato. Condotto in caserma, è stato denunciato alla Procura.

Ieri mattina è comparso in tribunale per la direttissima (solo per l’ipotesi di reato della resistenza). Ha risposto ad alcune domande del gip raccontando di essere stato sfrattato a gennaio e di essere stato ospitato sempre nello stesso condominio da un conoscente. Quest’ultimo però è morto qualche giorno fa e lui, una volta saputo, si è presentato per prendere alcuni effetti personali. E qui è scattata la violenza. L’avvocato difensore Salvatore Giunta ha chiesto la remissione in libertà e in subordine una misura lieve. Il pm invece ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Il giudice Giovanni Ghini ha disposto l’obbligo di firma tre volte a settimana. La direttissima proseguirà a fine mese.