Monumentale Smith. Galloway-Uglietti vincenti

Unahotels, le statistiche del match con Brindisi raccontano l’andamento. Faye e Black hanno fatto la differenza: da migliorare il capitolo rimbalzi difensivi.

Monumentale Smith. Galloway-Uglietti vincenti

Monumentale Smith. Galloway-Uglietti vincenti

Le statistiche nel basket non raccontano tutto, ma spesso possono dare una bella mano ad interpretare una partita, una squadra e certe sue tendenze. La gara con Brindisi, vinta da Reggio per 74-66, ci ha confermato alcune sensazioni e ne ha fatte salire alla ribalta altre.

La prima certezza, granitica, è che il PalaBigi è tornato il fortino che tutti conoscevamo ai tempi delle finali scudetto. Il bilancio interno, quando manca una sola gara di regular season in via Guasco è di 11 vinte e 3 perse, pari al 78,5% di successi che potrà diventare l’80% esatto se i biancorossi batteranno Napoli il prossimo 28 aprile.

Il duello coi pugliesi ci indica poi che la quadra di Priftis, quando è concentrata e feroce, può annichilire gli avversari bilanciando le soluzioni esterne con la ‘novità del gioco in area, dove Faye e Black fanno spesso e volentieri la differenza. A tal proposito, va sottolineato come gli unici momenti di impasse i biancorossi li abbiano vissuti quando hanno fatto fatica a catturare i rimbalzi nella propria metà campo.

I 14 rimbalzi offensivi concessi alla squadra di Sakota sono troppi ed è proprio grazie a quelle ‘seconde chance’ che Washington e compagni sono riusciti ad accorciare un gap che a tratti sembrava incolmabile.

In conferenza stampa Priftis ha fatto capire che la sofferenza maggiore da questo punto di vista era concentrata sugli esterni: vero, ma l’impressione è che anche lui abbia involontariamente ‘agevolato’ questa difficoltà dimenticandosi un po’ troppo in panchina Black, letteralmente dominante su entrambi i lati del campo. Anche perché gli esterni, tra cui Galloway e Uglietti – entrambi in campo nei momenti decisivi – possono vantare il plus minus più alto di tutta la squadra avendo concluso rispettivamente con +17 e +12. Questo significa, per chi non fosse troppo avvezzo alle statistiche, che nei momenti in cui loro due sono rimasti in campo la Unahotels ha funzionato alla grande (facendo appunto 17 o 12 punti in più degli avversari). Ultima, ma non per importanza, la prestazione stellare di Jamar ‘Il chirurgo’ Smith, un vincente nato che ha una sensibilità rara per i momenti chiave della partita, in cui fa sempre la differenza.

Il pretoriano di Priftis – ripreso più volte dalle telecamere mentre chiedeva un po’ di riposo al coach perché affaticato – ha fatturato la bellezza 23 punti in 24 minuti con 4/4 da 2, 5/7 da 3 e ha smazzato pure 3 assist. Parliamo di un’arma letale che andrà utilizzata con grande attenzione e raziocinio, in modo da averlo a disposizione al massimo della freschezza nei finali punto a punto che ci saranno anche in postseason. Al momento, in ogni caso, va benissimo così. Francesco Pioppi