
Nega le accuse più gravi, che davanti al giudice Silvia Guareschi ha cercato di ridimensionare, il giovane di 23 anni...
Nega le accuse più gravi, che davanti al giudice Silvia Guareschi ha cercato di ridimensionare, il giovane di 23 anni indagato per maltrattamenti in famiglia ai danni del padre, a San Martino in Rio, con il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la parte lesa che si è aggiunto alla denuncia già inoltrata alla magistratura.
Una situazione complicata frutto probabilmente di problemi legati a droga e alcol, che da parte del giovane hanno reso difficile il rapporto con il proprio padre, pur di fronte a un affetto reciproco.
La perdita del lavoro del giovane, le difficoltà a mantenersi avrebbero fatto il resto. L’altra mattina il 23enne, difeso all’avvocato Roberta D’Aquino, è comparso davanti al giudice, in tribunale a Reggio, per l’udienza preliminare.
La difesa ha proposto la revoca della misura cautelare con la possibilità di una presa in carico al Sert, il Servizio tossicodipendenze, aggiungendo pure un percorso familiare – coinvolgendo padre e figlio – per risolvere i conflitti e tentare di ripristinare una pacifica relazione parentale.
Il giudice, al termine dell’udienza, ha ascoltato le richieste della difesa e si è presa alcuni giorni di tempo per poter prendere la decisione più adeguata.