REDAZIONE REGGIO EMILIA

"No all’ampliamento di Pig Green"

L’associazione Lav sul progetto dell’allevamento: "Troppi danni ad ambiente e cittadini, il Comune li fermi"

L’allevamento Pig Green in via Ronchi

L’allevamento Pig Green in via Ronchi

Non c’è solo il progetto del nuovo allevamento di tacchini, tra Fabbrico e Rolo, a provocare proteste e malumori. Non molto distante, in via Ronchi Fosdondo a Correggio, sta provocando polemiche il progetto per l’ampliamento dell’allevamento suinicolo della Pig Green, dopo l’acquisizione dell’azienda Tirabassi. La Lav, associazione animalista, chiede un incontro urgente al sindaco correggese Fabio Testi, "per illustrare nel dettaglio la nostra posizione".

"Il progetto – aggiunge Anna Luce Rossini, della Lav locale – prevede un aumento della capacità produttiva di via Ronchi da 302 a 810 tonnellate di “peso vivo“ con conseguente aumento dell’impatto sulle emissioni in atmosfera, produzione di liquami e ammoniaca e potenziale inquinamento di falde acquifere. Senza contare l’aumento della movimentazione degli animali, con incremento del traffico veicolare pesante nella zona, prevedendo un aumento annuo in viaggi da 594 a 1.221".

"Chiediamo al Comune di non voler concedere l’autorizzazione al progetto dell’azienda Pig Green, che non sembra dover portare significativi benefici a territorio e cittadini. I maiali in questi allevamenti convenzionali vivono in condizioni di grave sofferenza, in densità elevate e senza alcun benessere. In questo momento la diffusione di peste suina africana pone queste attività ulteriormente a rischio, in quanto soggetto al contagio, con ripercussioni su animali coinvolti e finanze pubbliche per le operazioni della eradicazione della malattia e per i ristori agli allevatori".

Antonio Lecci