NOI REGGIANI

L'articolo critica la demonizzazione di un Generale candidato alle elezioni Europee e l'esaltazione di una maestrina violenta, sottolineando la necessità di equilibrio nell'informazione e nel giudizio.

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Mi domando e vi domando perché nel nostro Paese si debba essere così miopi da non vedere alcune discrepanze di giudizio e di esposizioni di fatti: perché viene demonizzata la candidatura di un Generale alle elezioni Europee? Solo perché militare? Eppure la legge non lo vieta e mi risulta che nemmeno i magistrati vengano obbligati alla rinuncia preventiva al proprio incarico. Altra cosa sorprendente, perché demonizzare uno che ha esercitato al meglio le proprie funzioni in 30 anni di servizio, ricevendone in cambio carriera e medaglie, ed incensare una maestrina che ha il merito di avere compiuto in Italia e ora anche fuori sede, aggressioni e pestaggi a chi non la pensa come lei? Dove risiede la nobiltà della candidatura di questa nostra eroina esportata all‘estero e ritenuta una martire, solo per catene e cinta ombelicale di trasporto, per altro in uso anche per i nostri detenuti nei trasferimenti?

Io non voterò Vannacci, men che meno la Salis, non mi interessano le sue idee ma credo che un po’ di equilibrio su chi esercita un potere, quello dell’informazione, ci vorrebbe senza mai dimenticare di distinguere il grano dal loglio.

Giorgio Sesena