
"Non ci speravo più, ho abbracciato gli agenti"
"Non ci speravo neanche più...". Mario Mattioli, il 68enne gioielliere derubato nel suo negozio ’Old Watch’ di via Emilia San Pietro (a sinistra nella foto), ci tiene a ringraziare i poliziotti. "Quando sono venuti a dirmi che avevano ritrovato l’orologio, ero sbalordito. Più che contento, ero sorpreso perché so che in questi casi è più facile individuare il ladro che recuperare la refurtiva che spesso viene immediatamente piazzata sul mercato nero. I poliziotti sono stati bravissimi e quando mi restituiranno l’orologio (ancora sotto sequestro per accertamenti di rito ai fini investigativi) li ringrazierò ancora personalmente. In particolar modo alla dottoressa Cutillo. Il lavoro degli inquirenti mi ha fatto capire che non ero solo".
Mattioli poi racconta: "Si presentava bene e non avevo capito che fosse uno sbandato, ma sa com’è, a me piace essere democratico e apro la porta a tutti coloro che mi chiedono di vedere degli orologi, non faccio differenze".
Inoltre spiega: "In trent’anni che faccio questo mestiere, mi è capitato già cinque volte di essere vittima delle attenzioni di rapinatori o ladri. Due volte ci sono riusciti; la prima mentre andavo ad un mercatino di oggetti antichi, la seconda invece mi hanno portato via una sveglia da 25 euro... non ho neppure fatto denuncia. Le altre tre volte invece è andata male ai malviventi... ll nostro può essere un lavoro pericoloso".
Infine, dà un consiglio ai cittadini: "Bisogna sempre annotarsi il numero di matricola, ogni orologio a prescindere dal valore ha un codice di telaio. Se dovesse capitare di essere derubati, è l’unico modo per poterlo riconoscere...".
dan. p.