Guastalla, Nunzia Colurciello e il giallo della sua morte

I genitori presentano un esposto: "Usata come prestanome. Conti svuotati due giorni prima del decesso"

Nunzia Colurciello è morta improvvisamente a 24 anni (Foto Fiocchi)

Nunzia Colurciello è morta improvvisamente a 24 anni (Foto Fiocchi)

Guastalla (Reggio Emilia), 10 gennaio 2019 - Due giorni prima della morte qualcuno ha chiuso all’improvviso il suo conto corrente. A neppure una settimana dal drammatico decesso, i genitori sono stati tempestati da richieste di pagamento, con numerose notifiche da parte di ignoti creditori perchè lei, la figlia - e probabilmente a sua insaputa - fungeva da ‘testa di legno’ per una società di cui risulta amministratrice. Aleggia all’improvviso il mistero dietro la morte di Nunzia Colurciello, la ragazza deceduta a fine ottobre nell’appartamento di un’amica, a Guastalla, presumibilmente dopo l’ingestione di sostanze stupefacenti al termine di una serata trascorsa in una nota discoteca della città.

I genitori della ragazza hanno presentato un esposto denuncia in procura chiedendo che si faccia luce su quanto avvenuto prima e dopo il decesso di Nunzia che – come spiegano nell’esposto – sarebbe stata vittima di una pericolosa truffa. Ancora non sono emersi gli esiti degli esami tossicologici che faranno luce sul decesso della 24enne: la Procura reggiana ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato, ipotizzando lo spaccio alla base del malore fatale. Ma, a quanto pare, una delle amiche della ragazza, sentita dagli inquirenti aveva dichiarato come Nunzia le avesse confidato qualcosa di ‘pericoloso’.

La giovane, infatti, sarebbe stata “assunta” in qualità di prestanome di una società di fatto gestita da un altro soggetto. Situazione che spaventa e non poco i genitori della ragazza tanto a indurli a presentare nei giorni scorsi un’ulteriore denuncia ai carabinieri. Inquietante quanto accaduto alla famiglia della giovane barista. I coniugi, trafitti dal dolore più profondo che si possa provare, hanno ricevuto comunicazione da parte della banca che solo due giorni prima del decesso della figlia qualcuno aveva chiuso inspiegabilmente il conto intestato alla ragazza.

Eppure colui che aveva estinto il conto non era stato identificato. A neppure una settimana dalla morte della 24enne, all’indirizzo dei coniugi sono poi arrivate insistenti richieste di pagamento di canoni di locazione, nonostante non fosse stata aperta la successione. Gli stessi nella querela fanno presente come ad agosto, vedendosi notificare una convalida di sfratto per morosità e ingiunzione di pagamento dei canoni citati per 14mila euro relativamente all’affitto di alcuni capannoni, avessero chiesto spiegazioni alla figlia. Nunzia avrebbe confidato loro di essere stata truffata, appunto, di un uomo residente a Novara. Circostanza che sicuramente ha sollevato numerosi dubbi nella mente di due genitori sconvolti dal dolore. La madre aveva più volte gridato come Nunzia mai aveva assunto droghe; circostanza confermata anche dagli amici di sempre.