Il nuovo stabilimento Ferrarini (targato Pini) sarà realizzato tra fine 2025 e il primo semestre del 2026. È quanto ha ribadito direttamente Roberto Pini ai sindacati, in un incontro a inizio mese su richiesta delle stesse sigle, dopo il ribaltone a Vismara che aveva portato al cambio di Cda con l’addio della famiglia Ferrarini. All’incontro le rappresentanze di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, oltre al presidente Roberto Pini (foto), il commissario Bruno Bartoli e i rappresentanti di Confindustria. Sul tavolo si è parlato di tutti e tre gli stabilimenti del mondo Ferrarini: Rivaltella, Vismara (Lecco) e il polo di Lesignano de’ Bagni. Partendo da Vismara, Pini ha aperto a possibili investimenti, diversamente dai primi incontri in cui aveva ribadito la volontà di vendere lo stabilimento. L’uscita di scena dei Ferrarini ha permesso di convertire 4 milioni di euro in capitale sociale, aiutando il risanamento del patrimonio netto all’interno di un’azienda controllata per l’86,54% proprio dallo storico marchio di Rivaltella (ora passato a Pini), e finita a sua volta in concordato con oltre 100 milioni di passivo e 120 dipendenti al momento presenti. Continuano a pesare però i 13,5 milioni che Vismara deve a Banca Intesa, e su cui pende un decreto ingiuntivo. Per quanto riguarda Ferrarini, Pini ha ribadito un +13% in fatturato e un +8,5% in volumi nel primo trimestre 2024, parlando di situazione positiva. Poi ha confermato l’investimento da oltre 60 milioni di euro per il nuovo stabilimento da 35mila mq che andrà a ‘pensionare’ la storica villa di Rivaltella: ai sindacati, Pini ha glissato sull’ex polo Aia tra Masone e Bagno, parlando di "nuova area". Ma fonti interne a Ferrarini confermano che la trattativa per lo stabile, chiuso tra 2003 e 2004, è tuttora in corso con un’offerta fatta dal gruppo valtellinese che lo considera la prima scelta. Infine, per Lesignano de’ Bagni è stato confermato ai sindacati un investimento da 6 milioni destinato alla riqualificazione energetica, all’interno di un summit definito dalle sigle "positivo e soddisfacente".
Stefano Chiossi