Perseguitano il vicino di casa. Denunciati per stalking e violenza

Una coppia aveva tagliato la catena sul confine rivendicando la proprietà del cancello e del cortile.

Perseguitano il vicino di casa. Denunciati per stalking e violenza

Perseguitano il vicino di casa. Denunciati per stalking e violenza

L’arrivo di una coppia di nuovi vicini di casa si è trasformata in un incubo per un 68enne castellese, che dopo un anno e mezzo di vessazioni a causa di una questione di confine era arrivato a temere addirittura per la propria incolumità fisica.

La vittima si è decisa infine a recarsi in caserma: al termine delle indagini, i carabinieri hanno denunciato violenza privata e atti persecutori un uomo di 40 anni e la sua compagna, di 44 anni.

La vicenda nasce nell’estate 2022, quando la coppia acquista e si trasferisce nell’abitazione accanto a quella della vittima.

Sin da subito sono iniziate le problematiche tra le parti: i due, con delle cesoie, tagliarono con delle cesoie la catena del cancello del vicino (presente in quella posizione dal 1989, come da accordi con vecchio proprietario) rivendicando la proprietà sia del cancello che la zona cortiliva annessa.

Il cortile però, secondo i documenti in possesso dal 68enne, era di sua proprietà così come era suo il cancello violato.

Non sono serviti a nulla i tentativi della vittima di far comprendere alla coppia – anche per tramite del suo geometra – che era in errore.

I due hanno iniziato a minacciarlo di morte, mettendo in atto una serie di sgarbi, dispetti e comportamenti vessatori: ad esempio, parcheggiavano il loro furgone davanti al cancello di casa della vittima, impedendogli di uscire.

In quest’anno e mezzo il 68enne ha subito numerose minacce che non riusciva nemmeno a reagire, e orami era arrivato ad aver paura di uscire da casa per timore di essere aggredito dai vicini.

Atti persecutori che alla fine ha deciso di raccontare ai militari castellesi che, a seguito delle investigazioni condotte, hanno raccolto a carico della coppia indizi sufficienti per denunciare entrambi alla Procura della Repubblica.

Francesca Chilloni