Pochissime sanzioni in collina e Appennino

L’Unione Colline Matildiche ottiene "solo" 75mila euro dalle contravvenzioni. L’ente montano ancora meno: 60mila euro serviti a migliorare la segnaletica

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In collina e in montagna i gruzzoletti raccolti coi verbali sono meno cospicui. Le motivazioni possono essere molteplici, dalle minori risorse a disposizione dei Comuni ai risicati organici della polizia municipale. Fino alla difficoltà di controllare un territorio vasto e morfologicamente insidioso. Non è facile dunque pizzicare le infrazioni degli automobilisti, anche se c’è chi crede che in montagna ci sia più tolleranza oppure – chissà – una guida più disciplinata. Nel 2021, l’Unione Colline Matildiche ha incassato 75mila euro, di cui 25mila derivati dai velox che corrispondono agli stessi fondi destinati a interventi di manutenzione, messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, progetti della municipale per il controllo del territorio e spese per collegamenti tecnologici e software gestionale (che da solo costa 12mila euro, la metà dell’intero tesoretto prelevato) nei territori dei Comuni che comprendono l’Unione, ossìa Albinea, Quattro Castella e Vezzano.

Infine, l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano (Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto e Villa Minozzo) ha introitato poco più di 60mila euro. Ma sul sito del Ministero non sono disponibili, per questa Unione, i fondi guadagnati tramite velox o apparecchiature elettroniche per quanto riguarda le infrazioni da limiti di velocità. Del tesoretto sono stati riutilizzati 50mila euro, quasi la totalità di quanto incassato, così suddivisi: 18.600 euro per interventi di sostituzione e ammodernamento della segnaletica, 16.900 euro per il potenziamento dell’attività di controllo, mezzi e attrezzature per la polizia municipale e 14.500 euro tra manutenzioni, previdenza per il personale ed educazione stradale alle scuole.

dan. p.