
Da sinistra, Luca Bauccio e Claudio Foti
"Bibbiano ha rappresentato un paradigma di gogna mediatica verso le persone. E ora vogliamo restituirle il valore di comunità sana". L’avvocato Luca Bauccio presenterà domani il suo libro, ’Il lupo di Bibbiano’, dedicato a Claudio Foti, lo psicologo di Torino da lui difeso e assolto in via definitiva nel processo con rito abbreviato sui presunti affidi illeciti di bambini in Val d’Enza. Nelle sue pagine si mescolano racconti e riflessioni sul ruolo dei media, della magistratura e della politica in una vicenda che suscitò attenzione nazionale. Bauccio sarà al cinema Metropolis di Bibbiano dalle 18 in poi, insieme al sociologo ed esperto di welfare Gino Mazzoli e a Francesco Ingrosso, voce narrante; l’evento è patrocinato dal Comune e organizzato da Proloco, Auser e Anpi (prenotazione obbligatoria).
Avvocato, dopo aver presentato il suo libro in diverse città, con quale spirito si appresta a farlo a Bibbiano? "Sono molto emozionato. Bibbiano non è un luogo qualunque, ma quello dove tutto è iniziato e dove non si è mai affrontato il trauma collettivo subito. È diventato bersaglio di teppismo della politica e di brutalizzazione. La vicenda giudiziaria è stata appositamente enfatizzata. Ci sono stati giornalisti e blogger che hanno identificato un’intera comunità e il suo sindaco nel male assoluto, cancellando decenni di azione per il bene comune svolta da assistenti sociali e psicologi. A ciò ha contribuito anche il nome dell’inchiesta che identifica gli imputati in ’demoni’".
Se Claudio Foti è risultato innocente, è ancora in corso un processo per altri imputati. "I magistrati possono sostenere in buona fede tesi che poi non vengono accolte. Altro invece sono i giudici mediatici, nemici della giustizia e della collettività. Noi dobbiamo condannare la criminalizzazione dei presunti innocenti: le indagini non decidono la colpevolezza e sono i tribunali a emettere le sentenze, non blogger, influencer o politici che si improvvisano giudici".
Cinque anni e mezzo dopo il giugno 2019, quando l’indagine divenne di pubblico dominio, quale bilancio si può trarre sulla vicenda? "Ci sono alcuni punti fermi di cui possiamo parlare senza interferire sul processo in corso. Per Foti, assolto in via definitiva, il processo è stato celebrato sulla base di consulenze della Procura ritenute antiscientifiche e infondate in Appello e in Cassazione: questo è molto grave. L’ex sindaco di Bibbiano Andrea Carletti e altri imputati sono stati assolti dall’abuso d’ufficio perché le loro condotte sono state considerate dal legislatore non penalmente rilevanti, cioè non dovevano essere considerate un reato: secondo me è più di una sentenza. Poi altre persone furono prosciolte in udienza preliminare".
Cosa aspettarsi dall’evento di domani a Bibbiano? "Non faremo il processo al processo. Si alterneranno lettura di brani del libro, momenti teatrali che sveleremo durante l’incontro e riflessioni sul rispetto delle persone e della verità".
Alessandra Codeluppi