"Reggio-Ciano? Ormai inadeguata. In Val d’Enza serve una tramvia"

Il Comitato mobilità sostenibile presieduto da Paolo Monti: "Consentirebbe l’eliminazione dei passaggi a livello, con l’utilizzo di incroci semaforici intelligenti comandati automaticamente".

"Reggio-Ciano? Ormai inadeguata. In Val d’Enza serve una tramvia"

"Reggio-Ciano? Ormai inadeguata. In Val d’Enza serve una tramvia"

La linea ferroviaria Reggio-Ciano è inadeguata a dare i risposta ai bisogni degli abitanti della Val d’Enza risolvere i tanti problemi che oggi l’affliggono nonostante gli investimenti massicci nell’elettrificazione, nella sicurezza e in nuovi treni.

La soluzione? Secondo il Comitato mobilità sostenibile presieduto da Paolo Monti è "trasformala in una tranvia, sull’esempio di quanto è stato fatto a Cagliari". Questo consentirebbe "l’eliminazione dei passaggi a livello; l’utilizzo di incroci semaforici intelligenti comandati automaticamente dall’arrivo dei tram. La fermata obbligatoria per il traffico su gomma è stimata in circa 30 secondi, del ciclo semaforico automatico". I costi sarebbero poi dimezzati: "I convogli tramviari possono avere un solo operatore; la tecnologia ferroviaria obbliga ad avere 2 operatori su ogni treno".

La proposta è stata illustrata la scorsa settimana nell’affollata assemblea pubblica alla presenza dell’assessore regionale Corsini, del direttore generale di Fer e degli amministratori dei Comuni della Val d’Enza. Il Comitato ha svolto una analisi dettagliata dei disservizi e dei costi della linea. La prima problematica per i cittadini sono i passaggi a livello: le "34 intersezioni con la viabilità pubblica ordinaria, caratterizzata da molto traffico su gomma, causano lunghe code, inquinamento, ritardi nella logistica sia produttiva che privata". L’orario in vigore ha "un buco di servizio di quasi 5 ore al mattino, in entrambe le direzioni. Le corse non sono cadenzate e regolari. Non hanno orari facilmente memorizzabili dalle persone. E non ci sono treni in servizio la domenica e festivi".

Un altro punto dolente è la "poca efficacia nella conversione del traffico automobilistico in passeggeri della ferrovia, per motivi come il mancato servizio pubblico a nuovi insediamenti industriali e residenziali, vicini alla Ferrovia. E questo genera una poca attrattività", con il risultato che tantissimi lavoratori scelgono di muoversi con i veicoli privati che però… poi si devono fermare ai passaggi a livello. Un serpente che si morde la coda, una situazione che a detta del Comitato sollecita uno studio di fattibilità per valutare i costi della conversione in Tramvia rispetto ai nuovi massicci investimenti che sarebbero necessari per adeguare la Reggio-Ciano. Al netto di problemi di inadeguatezza infrastrutturale ineliminabili come il fatto che la linea è a binario unico, con un unico punto di incrocio a Barco, e il nuovo sistema di sicurezza Scmt ha allungato i tempi di incrocio dei treni nelle due direzioni da 2 a 56 minuti.