Riaperto il cimitero di Santa Vittoria

Restano chiusi i due campi a terra della parte storica per la presenza di lapidi divelte dal vento

Riaperto il cimitero di Santa Vittoria

Riaperto il cimitero di Santa Vittoria

GUALTIERI

Sono terminati i lavori urgenti di pulizia e messa in sicurezza dell’area interna al cimitero di Santa Vittoria di Gualtieri, gravemente danneggiata dalla tromba d’aria del 16 maggio scorso. Dall’altro pomeriggio, conclusi gli interventi degli operatori di Sabar e del Comune, il camposanto frazionale ha riaperto al pubblico, pur mantenendo "chiusi" i due campi a terra della parte storica, per la perdurante presenza di lapidi divelte dal vento. "Queste lapidi – conferma il sindaco di Gualtieri, Renzo Bergamini – dovranno essere ripristinate dai marmisti incaricati dai familiari, proprietari delle tombe. Seguiranno quanto prima i lavori di rifacimento totale delle coperture di sinistra e la sistemazione di parte di quelle a destra, in quanto sono solo stati ripristinati e messi in sicurezza i coppi spostati per consentire la più celere riapertura del cimitero". I danni sono ingenti. Sarà infatti necessario ripristinare la parte della copertura colpita dagli effetti del forte vento, lo stesso che è stato in grado di staccare letteralmente le robuste lapidi dai basamenti in muratura. Effetti che hanno interessato solo una parte del cimitero, lasciando praticamente "indenne" l’area più moderna, dove non si sono registrati danni. Questo significa che la tromba d’aria è transitata su un fronte di pochi metri, ma concentrando in quel punto tutta la sua potenza. Capace di staccare il tendone di una stazione di servizio, così come gran parte di un tetto, che a Santa Vittoria è stato fatto volare e scagliato contro i capannoni di un’azienda, per poi fermarsi sulla recinzione del cortile esterno. Proprio la recinzione ha evitato che il materiale potesse finire sulla vicina strada, l’ex Statale 63, molto trafficata a qualunque ora. Da subito è stato necessario chiudere al pubblico il cimitero vittoriese, in attesa della messa in sicurezza e del contatto con i familiari proprietari delle tombe danneggiate. Antonio Lecci