"Rischio infiltrazioni". Niente Scia per il B&B

Il comune di Brescello vieta di proseguire l’attività alla ’Stazione don Camillo’. La titolare era la moglie di Camposanto, arrestato per estorsione nel 2001.

"Rischio infiltrazioni". Niente Scia per il B&B

"Rischio infiltrazioni". Niente Scia per il B&B

Divieto immediato di proseguire l’attività. È la misura disposta dal Suap (Sportello unico le attività produttive) dell’Unione Bassa reggiana per il bed&breakfast ‘Stazione don Camillo’ a Brescello. L’ordinanza prevede la decadenza della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) per l’avvio di esercizio di affittacamere, locanda, camere e colazione. Della struttura ricettiva, ospitata in una palazzina in viale Venturini 11, risulta titolare Maria Stella Lerose, 60 anni, nata a Cutro e residente a Brescello: dalle foto pubblicate su internet, risulta una location curata nei dettagli, con i famosi personaggi di Giovannino Guareschi in bella mostra e recensioni positive. La titolare risulta essere stata sposata con Domenico Camposano: quest’ultimo è il fratello di Maria Stella Camposano, che rimase vedova dopo l’omicidio di ‘ndrangheta del marito Giuseppe Ruggiero, ucciso nel 1992 a Brescello da un commando di uomini travestiti da carabinieri. Domenico Camposano fu arrestato nel 2001 dai carabinieri di Mantova per usura ed estorsione: la vicenda contestata riguardava i prestiti a un imprenditore edile cutrese residente a Gonzaga (Mn), a cui fu danneggiato un autocarro a colpi di pistola. L’uomo confidò agli inquirenti le sue difficoltà a far fronte a tassi di interesse sino al 20%. In manette finirono altri tre uomini, tra cui Alfonso Diletto di Brescello. In questa vicenda, come si riporta in uno studio sulle vicende brescellesi dell’Università di Milano, risulta che nel 2013 Camposano fu condannato a 2 anni, mentre Diletto assolto. Quest’ultimo fu poi condannato per associazione mafiosa nel processo ‘Aemilia’ a 14 anni e 2 mesi. La coppia Camposano-Lerose, come molti ancora ricordano, subì nel novembre 2014 la tragica perdita del figlio Filippo Camposano, barista 23enne, vittima di un incidente stradale a Lentigione. Tornando al locale di viale Venturini, nel 2016 al Suap dell’Unione Bassa reggiana risulta fosse stata presentata una Scia B&B da Lerose per l’esercizio. Il 26 luglio 2022 fu invece presentata la cessazione della Scia della pratica 2017. Il giorno prima fu presentata al Suap la Scia per l’esercizio affittacamere, locanda, camere e colazione. Per verificare l’autocertificazione sottoscritta da Lerose, il Comune di Brescello chiese alla Prefettura una comunicazione antimafia il 3 giugno 2017. In risposta la Prefettura ha trasmesso al Comune il provvedimento con cui è stata emessa di recente verso Lerose, il 18 marzo 2024, l’informazione antimafia interdittiva. Nel documento si scrive che a carico della donna si ritengono sussistenti "eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa".