Saman, fiori e preghiere sulla tomba: "Speravamo che non finisse così. I responsabili paghino duramente"

Nonostante la pioggia intensa tante persone hanno reso omaggio alla diciottenne uccisa dai familiari. In silenzio arrivano anche i carabinieri che a lungo cercarono il corpo della ragazza sotto le serre.

Saman, fiori e preghiere sulla tomba: "Speravamo che non finisse così. I responsabili paghino duramente"

Saman, fiori e preghiere sulla tomba: "Speravamo che non finisse così. I responsabili paghino duramente"

C’è chi si ferma un istante a guardare la grande tomba di colore chiaro, situata proprio all’ingresso del cimitero di Novellara, dove da martedì pomeriggio riposano le spoglie di Saman Abbas, la diciottenne pakistana uccisa quasi tre anni fa dai suoi stessi familiari, come "punizione" per essersi opposta a un matrimonio combinato.

Una vicenda di cui si sente parlare ormai da tempo, con le cronache locali e nazionali che a più riprese si sono occupate di questa tragica storia.

Ieri è stato il primo giorno in cui è stato possibile rendere omaggio a quella tomba, dopo la partecipata manifestazione della sera prima, con una fiaccolata partita dal cimitero per arrivare in piazza Unità d’Italia, autorità locali e cittadini.

Nonostante pioggia e cattivo tempo, ieri sono stati diversi i cittadini che hanno voluto sostare un istante davanti all’immagine di Saman Abbas: qualcuno per una semplice preghiera, qualcun altro per posare una rosa sul marmo chiaro che copre la tomba.

"Finalmente può riposare in pace, in un luogo dove si può deporre un fiore o renderle omaggio", confida una signora, arrivata col marito per un funerale celebrato nella vicina camera ardente del cimitero. E aggiunge: "E’ rimasta sottoterra tanto tempo, poverina. Nascosta in un casolare diroccato. Abbiamo sperato fino all’ultimo che fosse viva, magari in Pakistan, portata via dai familiari. Poi la scoperta del corpo e la conferma dell’identità hanno fatto cadere ogni minima speranza".

Un’altra coppia posa un fiore: "Siamo venuti a rendere omaggio a nostri parenti deceduti. Ma abbiamo preso una rosa in più da lasciare a Saman. Ora, finalmente, può riposare in pace. Era così giovane. Non si può morire in quel modo a diciotto anni. I responsabili devono pagare duramente".

Arriva una pattuglia di carabinieri. Sono lì per un breve saluto a Saman.

Fra loro anche uno dei tanti militari che, nella torrida estate del 2021, sono stati impegnati, sotto il sole, a scandagliare ogni minima zolla di terreno, perfino tra l’umidità sotto le serre, alla ricerca del corpo della giovane.