
L’assessore comunale di Castelnovo Monti, Carlo Boni: «. La politica, senza trascurare interventi anche in emergenza, deve saper guardare al futuro e a soluzioni attuabili in prospettiva»
Pieno accordo sugli auspici del presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari, viene espresso dall’assessore comunale Carlo Boni, in merito alla sanità nel distretto montano, salvo fare alcune specificazioni ritenute molto importanti.
"Posto che l’attuale situazione della medicina territoriale ha come principale criticità la carenza della figura del medico di base – afferma – occorre pensare a una riorganizzazione strutturale senza ricorrere a qualche pezza in emergenza che non risolve nulla. La politica, senza trascurare interventi quotidiani anche in emergenza, deve saper guardare al futuro e a soluzioni attuabili in prospettiva".
Il presidente Ferrari aveva ipotizzato, nel suo precedente intervento, la necessità di interventi strutturali, condivisi con la Direzione Generale Ausl e la Direzione del Distretto montano nel recente incontro sulla nuova forma organizzativa della sanità territoriale. "Mi permetto di mettere in discussione qualche proposta operativa – prosegue Boni –. In primo luogo la riforma delle zone carenti: ci troviamo con un’organizzazione che ha 50 anni, nel frattempo è cambiato il mondo e non solo in campo medico. Non è più utile, occorre superarla attraverso la costituzione di team medici che lavorino insieme nella stessa struttura, garantendo a turno le visite a domicilio, superando così il timore di non avere l’ambulatorio sotto casa. Oltre alla formazione della telemedicina per ridurre le liste di visite specialistiche che si risolvono in pochi minuti, per evitare disagi alla nostra popolazione". Boni sottolinea la necessità di case di comunità, di incentivi ai medici delle aree interne e nelle liste di attesa, dare la precedenza agli anziani residenti nel distretto montano.
Settimo Baisi