Sanità, volano gli stracci: "Chi critica è impreparato"

Botta e risposta sulla Casa di Comunità fra capogruppo di minoranza e sindaco. Borghi: "Sarà una struttura innovativa". Migliaccio: "Ha combinato un disastro".

Sanità, volano gli stracci: "Chi critica è impreparato"

Sanità, volano gli stracci: "Chi critica è impreparato"

L’avvio dei lavori della ‘Casa della Comunità’ di Carpineti, a meno di due mesi dalle elezioni amministrative, solleva un mare di polemiche, non soltanto per il trasferimento temporaneo dell’ambulatorio pediatrico a Casina, che costringerebbe le madri a portare i loro bimbi per controlli a 10 km di distanza. Già qui è intervenuta l’Ausl a spiegare i motivi e le necessità del trasferimento temporaneo del servizio medico-pediatrico per tutta la durata dei lavori che termineranno al prossimo settembre. Questo non è valso, però, a frenare le polemiche fra il sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi e la capogruppo di minoranza ‘Futuro Carpineti’, Rita Migliaccio. Borghi definisce ‘improprio’ l’intervento della Migliaccio che chiede soluzioni locali per evitare il disagio alle mamme, dopo l’annuncio dell’Ausl dell’avvio lavori.

"La Migliaccio non cita mai la costruenda Casa della Comunità e le sue funzioni, perché le ignora completamente: critica fortemente i lavori e dichiara che Carpineti soffre di un forte disagio sanitario che dovrà essere affrontato dal prossimo sindaco – afferma il sindaco Borghi –. Lo sguaiato paradosso della consigliera ha addirittura suscitato la reazione dell’Ausl, che come minimo si sarebbe aspettata un ringraziamento per gli investimenti e per gli interventi sanitari riservati al territorio di Carpineti. Ma davvero, nel futuro del nostro comune, ci sono cittadini che vorrebbero essere amministrati da persone così impreparate?".

Le Case di Comunità, ricorda il sindaco uscente, sono strutture sanitarie innovative nel campo della assistenza medica alla popolazione, saranno dotate di attrezzature diagnostiche tipicamente ospedaliere. Inoltre le attività svolte saranno integrate, laddove sarà necessario, dalla assistenza sociale e quindi rappresenteranno un grande vantaggio per i cittadini. In questi ultimi cinque anni di governo del sindaco Borghi non c’è mai stata troppa intesa con la consigliera Rita Migliaccio che nello specifico, accusa il sindaco di "non aver saputo trovare una sede per l’ambulatorio di Valestra né di essersi interessato della perdita di un medico di famiglia, nulla ha detto dopo il Covid sulla chiusura del consultorio ginecologico. Ha approvato con il suo voto favorevole la riduzione dei servizi di guardia medica della montagna. Una Casa della Salute svuotata di servizi, resta un normale poliambulatorio. Borghi non può dare lezione a nessuno, mi auguro che lui e chi intende fargli da erede per proseguire con questo andazzo, provino un minimo di imbarazzo per il disastro combinato". Botta e risposta: "La signora Migliaccio sa benissimo che quello che scrive è tutto ad appannaggio della sanità della Regione Emilia Romagna – replica Borghi –. L’ambulatorio a Valestra è funzionante, se non è utilizzato è un problema d’organizzazione territoriale Asl".

Settimo Baisi