Sordi, sport e inclusione: una tesi con lode

Giovanni Bertucci ha collaborato con la Fssi negli ultimi due anni. Il sindaco Ferrari: "Per noi motivo di soddisfazione e orgoglio"

Laurea da 110 e lode per lo studente Giovanni Bertucci di Castelnovo Monti in ’Scienze Tecniche dell’attività sportiva’ all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Il giovane castelnovese ha scelto un percorso di tesi magistrale che negli ultimi due anni lo ha visto collaborare con tecnici e sportivi sordi ospitati a Castelnovo, dove ha sede il Centro tecnico della Federazione sport sordi Italia (Fssi) e dove si sviluppano iniziative che negli ultimi anni Comune e Regione hanno promosso e sostenuto. Castelnovo è sempre più riconosciuta a livello nazionale come la ‘casa dei sordi che fanno sport’. In 30 mesi il Comune e la Cooperativa sportiva di Comunità Quadrifoglio, in accordo con la Federazione Sport Sordi Italia, hanno organizzato oltre 40 raduni di squadre nazionali di varie discipline sportive che, in Appennino, hanno dato luogo a una sequenza di eventi con l’assegnazione del titolo tricolore: incontri fra sportivi sordi e studenti e corsi di sensibilizzazione al mondo dei sordi aperti alla comunità. All’Audiologia del Sant’Anna eseguono percorsi di eleggibilità olimpica degli atleti sordi. L’essere accoglienti verso chi ha un deficit uditivo qui è ormai un’abitudine e anche le giovani generazioni diventano protagoniste di questa identità, come ha dimostrato Bertucci. ’Il percorso di inclusione degli sportivi sordi’ è il titolo della tesi (relatore la prof Melissa Angela Milani, presidente del Comitato italiano paralimpico regionale, co-relatore il prof Massimiliano Bucca), studio premiato per originalità, impostazione e contenuti che analizzano la sordità dal punto di vista medico-scientifico e culturale per focalizzare l’attenzione sullo sport dei sordi come attività fisica, ma soprattutto come integrazione nella società che li circonda. "L’analisi di Bertucci ha portato l’attenzione sul rapporto fra tecnici e atleti, sulle differenze rilevate fra uomini e donne, fra una disciplina e l’altra, fra aspetti culturali e pratici – spiegano dal Comune –. Nelle conclusioni è emersa la certezza che promuovendo un ambiente più inclusivo e sensibilizzando le persone, il mondo dello sport può trasformarsi in uno spazio in cui ogni atleta, indipendentemente dalle proprie abilità, ha la possibilità di eccellere e sentirsi accolto. Il livello di percezione dell’inclusione degli atleti sordi nelle squadre udenti che Bertucci ha riscontrato è stato valutato applicando indici adottati dai luminari Tony Booth, Mel Ainscow e Francesca D’Elia". Quanto fatto da Bertucci è "per noi motivo di soddisfazione e orgoglio – aggiunge il sindaco Emanuele Ferrari –, quelli in collaborazione con la Fssi sono tra i progetti più importanti portati avanti in termini sportivi e di coinvolgimento dei giovani per le ricadute turistico-ricettive ed economiche, e non ultimo per il finanziamento del nuovo palazzetto dello sport in corso di realizzazione vicino al centro Coni".

Settimo Baisi