"Stazione, non esistono panacee risolutive"

Il questore Maggese sottolinea che la lotta alla criminalità nella zona della stazione storica richiede azione coordinata e controlli costanti, escludendo soluzioni immediate. I residenti chiedono intervento dell'esercito per contrastare spaccio e degrado. Possibile chiusura del reparto Prevenzione crimine preoccupa Reggio e altre città.

"Stazione, non esistono panacee risolutive"

"Stazione, non esistono panacee risolutive"

Non esiste un rimedio immediato in grado di risolvere, seduta stante e una volta per tutte, il problema della criminalità in zona stazione storica: bisogna piuttosto puntare sull’azione coordinata di tutte le istituzioni, oltre che su dei controlli costanti. Lo ha detto il questore Giuseppe Maggese nel suo discorso ieri, in occasione delle celebrazioni della festa della polizia per il 172esimo anniversario della fondazione. "Nelle zone particolarmente problematiche, in particolare quelle a ridosso dello scalo ferroviario, sono stati disposti, in via continuativa, specifici servizi, con una presenza costante di presidi, modulata in modo quanto più possibile aderente alle esigenze della cittadinanza. Non può sottacersi che in alcune aree, soprattutto in quelle intorno alla stazione, la pressione esercitata sui residenti da alcune categorie di soggetti, conseguente a dinamiche socio-criminali ormai di lungo corso, è fonte di non secondarie difficoltà per chi vive in quei quartieri". I residenti hanno più volte chiesto, e a gran voce, la presenza dell’esercito in zona piazzale Marconi, mettendo in luce uno scenario di spaccio a cielo aperto, furti, aggressioni, risse, degrado. "Dubito che esistano panacee in grado di risolvere in modo celere e definitivo criticità maturate negli anni, che purtroppo caratterizzano un po’ tutte le città della nostra regione – ha proseguito –. Nutro nondimeno il ragionevole convincimento che attraverso l’azione coordinata di tutte le agenzie deputate, che non sono solo quelle cui compete il profilo preventivo o repressivo, si possa pervenire quantomeno a un progressivo miglioramento della situazione". A margine della festa, sul rischio chiusura del reparto Prevenzione crimine, il questore ha sottolineato che Reggio non ha voce in capitolo, deciderà Roma, ma che oggi si avvalgono di quel servizio anche Parma, Modena, Mantova e Udine e quindi in caso di chiusura verrebbero a mancare quei servizi sia per Reggio che per le altre realtà.

c. g.