Ultras della Reggiana condannati. “Non esulti abbastanza”, e giù botte

La sentenza: nove mesi di reclusione per un tifoso, sette per gli altri due. L’avvocato del fornaio 57enne ferito: “Fatto grave, avvenuto davanti a famiglie”

I tifosi della Reggiana in curva, come sempre dovrebbe essere: pacifici e pieni di colore

I tifosi della Reggiana in curva, come sempre dovrebbe essere: pacifici e pieni di colore

Reggio Emilia, 31 maggio 2023 – Tre ultras condannati per avere picchiato un altro tifoso, nella curva della Reggiana, perché non esultava abbastanza dopo un gol realizzato dai granata.

L’incredibile vicenda – avvenuta il 28 gennaio 2016 allo stadio ‘Città del Tricolore’, durante la partita Reggiana-Lumezzane, con vittima un fornaio 57enne – è arrivata ieri all’epilogo con le condanne pronunciate dal giudice Silvia Semprini nei confronti dei tre imputati 50enni: uno a nove mesi di reclusione (aveva recidiva specifica), gli altri due a sette mesi di reclusione; più 6mila euro di provvisionale comlessiva (in solido tra loro e immediatamente esecutiva) per le lesioni subite. Un ulteriore risarcimento potrebbe poi essere chiesto durante un procedimento civile.

“Quel giorno andai allo stadio con le mie figlie e una loro amica – aveva raccontato in aula nelle scorse udienze il 57enne, che si era costituito parte civile tramite l’avvocato Rossella Zagni –. Eravamo sugli spalti, quando un tifoso, dopo il gol della Reggiana, mi strattonò da dietro. ‘Dovete cantare’ , mi ripeté parecchie volte. Io gli dissi di lasciarmi stare e gli diedi uno spintone per allontanarlo da me. Ma l’altro mi sferrò un pugno". Il fornaio aveva poi riferito davanti al giudice che quel colpo lo fece cadere contro le transenne.

“A quel punto venni raggiunto da altri due uomini che mi presero a pugni – ha ricordato –. Altri cercarono di dividerci. Io mi ritrovai un occhio che sanguinava e andai in bagno per pulirmi, quando due dei miei aggressori mi raggiunsero di nuovo".

Al 57enne, subito dopo, fu diagnosticato una ferita all’occhio con prognosi di una settimana. Il pm aveva chiesto per i tre tifosi imputati, difesi dall’avvocato Annalisa Bassi, una condanna di un anno e mezzo; il loro legale invece l’assoluzione o, in subordine, la riqualificazione del reato di lesioni in rissa.

Ma nel primo pomeriggio di ieri sono arrivate le condanne. "Siamo soddisfatti del risultato, nonostante siano passati oltre sette anni dal fatto – commenta l’avvocato Zagni –. Valuteremo se andare anche in sede civile per chiedere il risarcimento. Ma siamo soddisfatti anche per la gravità di quel che è successo, avvenuto nel contesto di uno stadio, dove erano presenti anche famiglie. Il mio assistito per diverso tempo non è più riuscito ad andare allo stadio; ha ripreso dopo anni e, comunque, non è mai tornato in curva, anche per non incontrare le persone che lo avevano aggredito".

Le indagini furono portate avanti dagli uomini della Digos, che identificarono i tre imputati grazie ai filmati delle telecamere dello stadio. L’avvocato difensore dei tre tifosi ha già annunciato che farà appello, in quanto le testimonianze dei testimoni sarebbero state contrastanti tra di loro.