"Un responsabile ci ha cacciati durante un colloquio sindacale"

La denuncia di Francesco Arcuri della Rsu di Confsalcom: "Chiediamo un’indagine, sicuramente quereleremo".

"Un responsabile ci ha cacciati durante un colloquio sindacale"

"Un responsabile ci ha cacciati durante un colloquio sindacale"

"Cacciati via dall’ufficio durante un incontro sindacale". Il sindacalista Francesco Arcuri (in foto) accusa un responsabile delle risorse umane della filiale reggiana di Poste Italiane. E annuncia una querela formale per l’atteggiamento riservato a lui e a un sindacalista della Rsu. L’incontro è avvenuto negli uffici di via Eritrea a Reggio, dove i sindacalisti si erano recati per chiedere spiegazioni su un colloquio gestionale che aveva coinvolto una lavoratrice iscritta al sindacato Confsalcom. "Le agibilità sindacali, conquistate con impegno e sacrificio negli anni, sono state calpestate con un gesto autoritario e lesivo della dignità umana. L’ordine imperioso di lasciare l’ufficio, accompagnato da parole offensive e prive di qualsiasi giustificazione, interrompendo in maniera brusca la conversazione e mostrandoci in piedi la porta d’uscita, è un affronto non solo alla persona del gestore sindacale, ma anche a tutti coloro che credono nei valori dell’equità e della giustizia sul luogo di lavoro", dice Arcuri. Che aggiunge. "Chiediamo un’indagine approfondita su quanto accaduto e l’adozione di misure immediate per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro. Tra l’altro, al nostro rifiuto di lasciare la stanza con simile modalità, il dirigente ha chiamato il suo responsabile Risorse Umane d’Area, che senza chiedere cosa stesse succedendo ci ha invitato lasciare la stanza, per poi aggiungere: "Non vi farò più entrare nei locali aziendali". I diritti sindacali sono sacri e devono essere difesi con vigore e determinazione. Non permetteremo che comportamenti autoritari e dispotici compromettano i valori che tanto faticosamente abbiamo costruito nel tempo, soprattutto ci assumiamo, come sempre abbiamo fatto, la responsabilità di provare i fatti sopra descritti. Chiediamo che vengano adottati provvedimenti per ripristinare fiducia e rispetto reciproco tra tutti i membri dell’azienda. Il dialogo aperto e il rispetto dei diritti sindacali devono essere i pilastri su cui si fonda la cultura aziendale".