Vaccino covid quarta dose. "Deve diventare una routine"

La direttirce generale Ausl di Reggio, Cristina Marchesi: "A breve Aifa dovrebbe pronunciarsi sulle quarte dosi ai 60enni, noi siamo pronti"

Reggio Emilia, 10 luglio 2022 - Il Covid 19 non muore nemmeno con 40 gradi all’ombra. E le mascherine che, continuano a non essere obbligatorie, potrebbero diventare presto protagoniste dell’estate 2022. Per questo, a fronte dei mille casi al giorno, è importante avere premure degli anziani e dei più fragili; dopo le vaccinazioni per gli over 80 "da lunedì la somministrazione della quarta dose potrebbe essere ampliata anche agli over 60" ha riferito Cristina Marchesi, direttrice sanitaria dell’azienda Usl di Reggio Emilia.

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Vaccino covid quarta dose
Vaccino covid quarta dose

Pare anche che cambino le modalità di adesione alla campagna vaccinale: non più ’a chiamata’, come è stato per gli over 80, né tantomeno a prenotazione come è stato per tutte le fasce d’età ai primi cicli di somministrazione. Ora ci si dovrebbe rivolgere, se interessati, direttamente all’Ausl, oppure al proprio medico di base, per procedere alla vaccinazione. Ma, di nuovo, per avere direttive definitive è il caso di aspettare l’ufficialità. "Ci auguriamo che l’11 si esprima Aifa e successivamente il Ministero – aggiunge Marchesi –. Prima o poi, dovremo arrivare a trattare questo vaccino come quello dell’influenza, senza avere necessità dell’autorizzazione. Dovrà entrare nella routine".

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La direttrice Ausl di Reggio Emilia, Cristina Marchesi
La direttrice Ausl di Reggio Emilia, Cristina Marchesi

Quante vaccinazioni sono state somministrate agli over 80 e ai fragili?

"Abbiamo somministrato circa 35mila quarte dosi. Non c’è stato un grande entusiasmo fino a che non sono aumentati i casi ma, tutto sommato, l’Emilia-Romagna rispetto alla media nazionale è tra le regioni che hanno vaccinato di più".

L’aumento dei positivi registrati in questo periodo da cosa può dipendete?

"I motivi sono sempre molteplici. La nuova variante è diversa rispetto alle precedenti: è più contagiosa ma meno grave. La fine dell’emergenza ha portato a cambiamenti molto importanti come l’abbandono delle mascherine, del tracciamento e della quarantena per i contatti".

Il tampone ‘fai da te’ è un’arma a doppio taglio?

"No. Ha accompagnato il calo e riduce anche i tempi. Per chi ha le tre dosi consente di aprire e chiudere l’isolamento".

La positività tra i bambini è un dato che preoccupa?

"Al momento no. La settimana dal 27 giugno al 3 luglio abbiamo avuto 170 positivi tra zero e nove anni e 230 tra i dieci e i diciotto. L’età media dei casi è attorno ai 45 anni".

Pensa che ci sarà larga adesione per la quarta dose tra i giovani e i cinquantenni?

"Mi auguro di sì, con annessa campagna informativa per sensibilizzare le persone alla quarta dose. Dobbiamo lasciarci alle spalle questa pandemia".

Cosa raccomanda ai cittadini reggiani?

"Consiglio di indossare le mascherine Ffp2 al chiuso o dove sono previsti assembramenti e di non recarsi sintomatici in farmacia per attivare l’isolamento".

Covid e Long Covid, qual è da temere di più?

"Uno è figlio dell’altro ma il Long Covid delle ultime varianti necessita di ulteriori studi. In un’indagine condotta a Reggio si sta osservando una correlazione tra gli acufeni e chi ha avuto l’infezione da Covid".