GIUSEPPE MAROTTA
Cronaca

"Vergara sa essere devastante. Modulo? Non sono integralista"

"Mi aspetta un compito intrigante, che potrebbe aprire scenari importanti per la mia carriera". No, non sono le prime parole...

"Mi aspetta un compito intrigante, che potrebbe aprire scenari importanti per la mia carriera". No, non sono le prime parole...

"Mi aspetta un compito intrigante, che potrebbe aprire scenari importanti per la mia carriera". No, non sono le prime parole...

"Mi aspetta un compito intrigante, che potrebbe aprire scenari importanti per la mia carriera". No, non sono le prime parole di mister Davide Dionigi da allenatore della Reggiana, ma in attesa che si presenti al popolo granata abbiamo pescato alcune sue dichiarazioni negli anni, come la frase d’apertura, pronunciata nell’estate del 2022 alla presentazione col Cosenza. E anche quella di oggi sarà un’occasione intrigante, visto anche il rinnovo automatico in caso di salvezza. Sempre tre anni fa, disse. "Amo il calcio propositivo, che ha vantaggi e svantaggi. Il modulo? Ho giocato con la difesa a quattro ma anche a tre, ma conta altro". Vero, situazioni diverse: un conto è impostare una squadra in estate, un conto è subentrare ad aprile, ma le idee sono quelle. Dionigi ha rimediato sei esoneri, ma nel 2020 fece molto bene: salvò l’Ascoli dalla retrocessione, e nella stagione successiva subentrò a Brescia. In città si iniziò a parlare di "cura Dionigi", e tra i risultati positivi ci fu il successo per 3-1 sulla Reggiana di Max Alvini. Poi ecco il rinnovo fino al 2022, ma appena due settimane dopo il presidente Cellino lo esonerò.

Tra le altre cose ha detto. "Non mi fossilizzo su un modulo soltanto", e "In primo piano ci sono sempre i ragazzi". Umiltà e nessuna preclusione. Una curiosità: la Reggiana è reduce dal pesante 5-1 incassato col Sassuolo, e Dionigi si pronunciò così quando perse, col Cosenza, per 5-0 con la Spal (ottobre 2022). "Essere sconfitti in quel modo non ci appartiene: dobbiamo metterci del nostro per uscirne fuori". Spazio anche all’autocritica, visto che nell’occasione chiosò. "Gli ultimi risultati sono negativi: sarebbe falso dire che se tornassi indietro rifarei le stesse scelte". Ritorna in pista dopo 882 giorni, e nel corso dei mesi spesso è stato intervistato dai media per spunti e riflessioni. Interessanti quelli di pochi giorni fa sull’attuale Serie B. "In alto i giochi sono fatti, ma in basso è tutto aperto. Strano vedere la Sampdoria così in fondo, il Palermo è una delusione. Il Frosinone sta venendo fuori".

Venerdì sera c’è la Cremonese, e a dicembre disse questo sui lombardi. "Hanno la rosa per ambire alle primissime posizioni". E sulla salvezza. "Nulla è scontato in B, quest’anno ancor di più". Quando gli chiesero di fare il nome di un singolo, ne fece uno che da ieri lavora con lui. "Vergara: ha strappo, qualità, sa essere devastante e spaccare le partite". Sul futuro diceva. "Sto aspettando il momento giusto per ripartire". Ed è arrivato. Per entrare in clima ieri sui social ha pubblicato una foto di squadra della "sua" Reggiana del 1994: dopo 31 anni, ancora granata.

Giuseppe Marotta