
I coordinatori Maurizio Grimelli e Loredana Bigi: "Le nostre frazioni sono punti di accesso". I cittadini lamentano anche l’installazione di antenne telefoniche vicino alle proprie case.
Siamo nella zona sud di Reggio Emilia. Nell’area che rappresenta le frazioni antistanti la Pedemontana reggiana, che si sviluppano verso la Val d’Enza, per il passo del Cerreto e verso il comune di Albinea.
"Si tratta di una zona agricola di grande valore naturalistico, paesaggistico e di biodiversità, tra i parchi fluviali del Quaresimo, del Crostolo, del Modolena e del Rodano all’interno della Cintura Verde", precisano i coordinatori della consulta territoriale di ambito C, Maurizio Grimelli e Loredana Bigi.
All’interno di questa porzione di territorio si trovano le frazioni di Fogliano, Canali, Rivalta, Coviolo, San Bartolomeo e Codemondo, dove complessivamente abitano quasi 19mila persone.
"Essendo un territorio con un numero così elevato di abitanti molte sono le problematiche emerse dai questionari pervenuti dai cittadini. Le più sentite riguardano sicuramente la viabilità, la qualità del territorio, il decoro urbano, la sicurezza, la cultura e la scuola", riferiscono i coordinatori.
La viabilità però resta il tema più discusso e avvertito.
"Le nostre frazioni sono dei punti di accesso alla città e alle attività lavorative – dicono Grimelli e Bigi –. Per fare alcuni esempi, la Tangenziale di Fogliano con il secondo lotto in partenza nel 2025; la tangenziale di Rivalta con il secondo lotto in partenza a febbraio 2025; la mitigazione della velocità e del traffico a San Bartolomeo e Codemondo; l’eliminazione del traffico pesante dal centro di Coviolo".
Un’altra tematica sentita è quella relativa alla cultura e alla scuola: "I cittadini chiedono la realizzazione delle biblioteche di quartiere, l’attivazione di servizi, come il doposcuola e gli spazi digitali – dicono –. I luoghi per lo sport, per la socialità e la creatività sono altresì particolarmente richiesti dalla comunità. Ma per attivare questi servizi è però indispensabile reperire edifici e strutture idonei allo scopo. Si avverte molto la mancanza di luoghi per la pratica di attività sportive, come campi da calcio e palestre, e in tal senso ci siamo attivati inserendo la richiesta nel Patto per reperire luoghi e strutture utilizzabili".
Altre richieste che sono state inserite nel Patto, per le quali la Consulta si è già attivata, sono la sicurezza delle persone, con l’installazione di telecamere per il controllo del territorio, una migliore segnaletica orizzontale e verticale sulle strade, ma anche defibrillatori da installare nelle varie frazioni. E su quest’ultimo punto Grimelli e Bigi fanno notare che: "Alcune frazioni si stanno attivando privatamente con raccolte fondi per l’installazione dei defibrillatori semiautomatici esterni (dae)".
Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti è stata richiesta la realizzazione di un’isola ecologica attrezzata nella zona sud: "L’abbiamo chiesta nelle vicinanze della Coop, così dove si può fare la spesa si potrà anche conferire la spazzatura".
Poi c’è un progetto di lavoro trasversale tra Consulte: "Assieme alla Consulta D voglia proporre la costituzione del Parco del Crostolo".
E sui corsi d’acqua aggiungono: "Ultimamente a causa anche dei cambiamenti climatici e delle piogge sempre più intense, abbiamo riscontrato delle fragilità idrogeologiche, come esondazioni di canali o fossi, in modo particolare nella zona di Fogliano-Due Maestà. In questi giorni, tra l’altro, è stata firmata una convenzione tra Regione, Comune, Ente Parchi e Consorzio di Bonifica, di un progetto di riqualificazione e sistemazione dei corsi d’acqua".
Ma in questo periodo sta tenendo banco un altro tema importante e cioè l’installazione delle antenne: "Si individuano luoghi forse non proprio consoni alla salute delle persone – concludo –. Per questo abbiamo presentato un primo Patto d'Ambito nel 2023, che costituisce il vero e proprio esito dell’ascolto dei territori compiuto dalla Consulta e della successiva co-programmazione con i servizi del Comune, e nel 2024 abbiamo presentato un secondo Patto d'Ambito con richieste diverse dal 2023, perché riteniamo sia importante avere ogni anno delle richieste nuove da elaborare e inserire nel Documento unico di programmazione".