
"Questo calore è una responsabilità. Il Sudtirol? Non mollerà di un centimetro"
Mister Viali, avete avuto quasi due settimane di allenamenti e domani si torna in campo: come sta la sua Reggiana?
"Abbiamo qualche problemino con Lucchesi che purtroppo nell’amichevole di sabato scorso con la Primavera si è girato una caviglia in un contrasto, quindi stiamo cercando di capire se riusciremo a recuperarlo, mentre Marras ha un sovraccarico muscolare e vedremo se rischiarlo o meno".
Stulac e Fontanarosa possono invece dare un contributo?
"Sì, tutti quelli che si sono allenati questa settimana assieme al gruppo stanno bene, compreso Girma, che ovviamente ha un percorso di avvicinamento alla gara un po’ diverso dagli altri perché è stato fuori quasi sei mesi dall’ultima partita (Venezia-Reggiana 1 aprile, ndr). In ogni caso, io non vedo l’ora di avere tutti allo stesso livello, perché con i cinque cambi a disposizione ci sono delle opportunità importanti".
Nella sosta ha studiato qualcosa di nuovo dal punto di vista tecnico-tattico?
"Onestamente fin dalle prime settimane di ritiro abbiamo sempre aggiunto qualcosa allenamento dopo allenamento, ma in questo momento la squadra più che trovare qualcosa di diverso deve migliorare quello che sta già facendo, direi discretamente bene. Possiamo migliorare la velocità d’esecuzione o anche semplicemente le sincronie e la conoscenza reciproca. Il tempo ci aiuterà".
Si aspettava una partenza così brillante della sua Reggiana?
"Diciamo che ci speravo, ma non tanto per la classifica o per il secondo posto, più che altro perché quando inizi un percorso nuovo, i risultati accelerano la consapevolezza. Prendono più sicurezza tutti: lo staff, i giocatori, l’ambiente…Questo è inutile nasconderlo. Detto questo, sappiamo che questa situazione non ci deve far rilassare, ma dare ancora più responsabilità, proprio come ce lo dà il record di abbonamenti che ha fatto la nostra gente. Questo è un segnale molto bello e vogliamo dimostrare ai nostri tifosi che siamo all’altezza del calore che ci stanno dando".
Che tipo di squadra è il Sudtirol?
"Credo che ci troveremo davanti una squadra che più o meno, fin qui, ha fatto il percorso che abbiamo fatto noi. Sono partiti bene, rispetto a noi hanno però più simbiosi, perché lavorano assieme da più tempo. Conosco bene quell’ambiente, ci ho anche lavorato e chiaramente dopo due sconfitte so cosa ci dobbiamo aspettare: saranno fisici, tosti e non molleranno di un centimetro. Ormai sono una realtà consolidata della Serie B e hanno un loro stile ben riconoscibile. Insomma, mi aspetto una partita sicuramente complicata e noi dovremo essere pronti ad affrontarla".
Avendo fatto bene con squadre sulla carta più attrezzate del Sudtirol, come Sampdoria e Brescia, non c’è il rischio di un calo di tensione?
"Su questo non transigo in alcun modo, la cosa che pretenderò sempre dai ragazzi è il giusto approccio mentale alla partita, perché è quello che fa il risultato al di là della prestazione tecnica e tattica. Le squadre vincenti sono quelle che alla lunga portano a casa il risultato anche nella giornata in cui magari non giocano bene oppure non sono al meglio".