Videosorveglianza ’Smart’. Il progetto in Val d’Enza

L’Unione punta sulla sicurezza con più telecamere sulle strade. Il presidente Ronzoni: "Con 46 nuovi dispositivi potremo leggere le targhe".

I sindaci dell’Unione Val d’Enza puntano sulla sicurezza. È stato presentato infatti al ministero dell’interno il progetto Videosorveglianza Smart.

Il territorio dei Comuni della Val d’Enza è già dotato di sistemi di videosorveglianza, un sistema che consente con tecnologie sempre più avanzate di migliorare la sicurezza del territorio. Le videocamere attualmente installate, tutte collegate alla Centrale Operativa del Corpo di Polizia Locale dell’Unione Val d’Enza, ammontano a ben 201 unità.

I sindaci, in stretto raccordo con il comandante Davide Grazioli, hanno però deciso di aumentare la dotazione investendo in 46 nuovi dispositivi, in gran parte videocamere Ocr in grado di leggere le targhe ed identificare i veicoli, videocamere ambientali e multidirezionali. Nuovi strumenti e soprattutto innovazione tecnologica sono percorsi intrapresi e perseguiti con forza dal comandante Grazioli, che unitamente alla nuova riorganizzazione contribuiscono in modo deciso al cambio di passo avuto da tutto il corpo della Polizia Locale.

L’installazione di una nuova telecamera non è legata esclusivamente all’impianto fisico, quindi al ’palo’ e alla relativa telecamera installata in loco, ma necessita di infrastrutture fisiche e virtuali come una moderna centrale operativa e una rete di connessione importante.

"Le videocamere consentono di incrementare la salvaguardia dei beni pubblici e privati, sorvegliare zone maggiormente sensibili, in particolare in occasione di eventi rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica, prevenire fatti criminosi attraverso un’azione deterrente, individuare eventuali responsabili accedendo alle informazioni del sistema, monitorare le principali vie di accesso ai centri abitati. La videosorveglianza aumenta infine la percezione di sicurezza da parte dei cittadini", si legge in una nota.

Per questo nuovo importante investimento, per un importo previsto di 425mila euro, l’Unione Val d’Enza ha chiesto al Ministero dell’interno un contributo di 210mila euro. I restanti 215mila saranno messi a disposizione dai Comuni della Val d’Enza in modo proporzionale ai dispositivi da installare.

"Continuiamo convintamente a investire nella sicurezza del territorio, quale obiettivo fondamentale e trasversale e tutti i comuni dell’unione", commenta il presidente Luca Ronzoni.

"Con questo nuovo investimento non verrà solamente aumentato il numero delle videocamere, ma saranno in particolare potenziate le attività consentite dai modelli di nuova generazione: indentificare veicoli ’sospetti’ a seguito di eventi criminosi, tracciare targhe appartenenti a vetture sospette o rubate consentendo alle forze dell’ordine di intervenire, controllare spazi molto estesi o sensibili come parchi, piazze, aree adiacenti a edifici pubblici, parcheggi, ingressi e uscite di sottopassi pedonali, e così via".

"Contiamo su una risposta positiva del Ministero, stanti i molti investimenti fatti dai nostri Comuni negli anni scorsi che permetterebbe il completamento di un ampio progetto unionale copertura dei principali varchi, per garantire la sicurezza del territorio. Ora le necessità di controllo sono aumentate e le Amministrazioni Comunali sono pronte ad investire ulteriormente, possibilmente con il sostegno dello Stato", conclude.