
La vicepresidente: "Auspicavamo la valorizzazione di entrambi". L’idea di ’salvarlo’ intitolandogli il nuovo plesso al polo Rosselli.
Che il nome di Angelo Secchi rimanga almeno in tutte le comunicazioni istituzionali o, perché no, nell’intitolazione del nuovo plesso al polo Rosselli. Così la Provincia di Reggio, in una lettera a firma della vicepresidente e sindaca di Cavriago Francesca Bedogni, cammina in equilibrio tra la decisione di chiamare l’istituto solo ’Zanelli’ e il furor del popolo dei geometri che si è scatenato dopo la votazione in Consiglio d’Istituto. Proprio a quest’ultimo e alla dirigente è indirizzata la lettera, con l’appoggio del provveditore Paolo Bernardi e dell’assessora alle politiche educative Marwa Mahmoud. Lo scritto è stato inviato poco dopo la decisione di denominare ’Zanelli’ l’istituto che oggi accorpa sia l’agrario che il geometri, storicamente il Secchi. Una scelta motivata di fatto dalla burocrazia e dalla necessità di cambiare ragione sociale, qualora si volessero mantenere entrambi i nomi.
Scelta che alcuni capiscono, altri no. In primis gli ex studenti e la categoria professionale dei geometri reggiani, che da giorni chiedono un cambio di rotta per evitare che il nome e quindi l’identità e il valore di Padre Angelo Secchi non scompaiano. L’orientamento stesso della Provincia "auspicava la valorizzazione di entrambi i nomi, Zanelli e Secchi – si legge nella lettera – per ragioni legate alla storia di questa comunità, all’importanza che queste due personalità straordinarie hanno avuto per il nostro territorio e al contributo che i due istituti hanno dato allo sviluppo della nostra provincia". È tra l’altro col sostegno della Provincia che al nuovo polo Rosselli, che da settembre accoglierà gli studenti dell’istituto, è stato realizzato "un museo dedicato ad Angelo Secchi che restituirà alla comunità un ricco patrimonio di oggetti e materiali legati alla sua storia e a quella della scuola".
Le reazioni stesse suscitate dalla decisione di non includere il nome di Secchi "testimoniano l’attaccamento della comunità a questa scuola" e "suggeriscono – conclude Bedogni – di impegnarsi nel prossimo futuro a valutare tutte le forme possibili di valorizzazione, come ad esempio l’intitolazione del nuovo plesso in completamento al polo Rosselli, o l’inserimento del nome di Angelo Secchi in tutta la comunicazione istituzionale".
red.cro.