Luciano Ligabue a Che Tempo Che Fa da Fabio Fazio: "Provo empatia per i giovani"

Chiacchierata tra vecchi amici nel programma sul Nove. Nell’era dell’io il cantautore assicura: “Sento voglia di noi”

Reggio Emilia, 6 novembre 2023 – Prova empatia per i giovani di adesso, ma non vorrebbe essere al loro posto, Luciano Ligabue. Non vorrebbe essere al posto di una generazione che vive in un mondo dove 26 persone detengono il denaro equivalente a un terzo della ricchezza mondiale.

Luciano Ligabue è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove
Luciano Ligabue è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove

Il rocker di Correggio, ospite ieri sera della nuova puntata di ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove, lo ha confessato a Fabio Fazio, nel corso di un’intervista che aveva i caratteri della conversazione fra amici. Amici di lunga data. “Che bello che sei qua, ancora una volta! Bravo Luciano”, lo accoglie il conduttore. Una chiacchierata a ruota libera, anche se intervallata dalle domande del giornalista, che ha toccato molti dei topic del dibattito contemporaneo, senza privarsi di nulla. Dalla musica, ovviamente, ai concerti dal vivo, grandissima passione di Liga, dall’attualità che irrompe nelle nostre vite ai ricordi di gioventù. “Con il singolo ‘La Metà della Mela’ abbiamo visto capitare a quella canzone ciò che speri succeda sempre alle canzoni. In un sussurro suggerisci loro ‘Mi raccomando, comportati bene’, e poi in realtà fanno quello che vogliono o che possono. Qui debbo dire che è andato tutto bene – ammette Luciano – E’ la canzone che i fan vogliono ascoltare di più dal vivo. Anche se non è forse quella che preferisco io”. Fazio gli chiede dell’affetto per Vincenzo Mollica, protagonista di un intervento video: “Voglio bene a Vincenzo – confessa il cantante – Ricordo quando si diceva che parlava troppo bene di tutti. In realtà lui parlava a ragion veduta, della fatica, della passione, che occorrono nel produrre un film, nell’incidere una canzone, per un fumetto...”. “Facendo questo mestiere per davvero… quando incontri la persona, famosa o meno nota che sia, e ti porta dentro il suo cammino, ti accorgi che prima di avere il diritto di fargli del male devi avere un bel coraggio”, lo incalza Fazio. “Sì, però io faccio il tifo per quelli che hanno quel tipo di generosità e di voglia, come Vincenzo”, chiosa Liga.

Un bel coraggio, nota il giornalista, parlare di noi, come fa il rocker, nell’era dell’io. “È una voglia. Voglia di un noi – spiega Luciano – Gianrico Carofiglio diceva che l’Italia è solamente al terzo posto nella classifica dei Paesi con più omicidi in Europa. Ma noi non la vediamo così. Ne abbiamo un’altra percezione. Invece, nella statistica ufficiale, siamo il Paese più sicuro per quest’area, in questo momento, in questo dato periodo storico. Certo, se mettiamo in fila quello che è successo dal 2020 è comprensibile, noi sentiamo più paura. Perciò abbiamo bisogno di sentirci ‘noi’. L’occasione è valsa anche per ricordare l’incontro avuto con Papa Francesco: “E’ stato emozionante, da lui mi arrivano molti di quei valori cristiani che mi sento di condividere. C’era Michela Murgia, che ho salutato molto volentieri. Lei era molto cattolica e l’ultima immagine che ho di lei è di Michela commossa, che ha incrociato lo sguardo del Papa in uno degli ultimi giorni della sua vita”. Sui giovani: “Gli psichiatri oggi affermano che i giovani non hanno una visione del futuro, ma nemmeno voglia di costruirselo. Questo è un indicatore allarmante, molto negativo”. Infine, un commiato felice “Ce l’hai ancora il mangiadischi arancione?". “Sì. Una specie di Spotify ante litteram”. Ligabue è impegnato nel suo Indoor tour, una trentina di live in tutta Italia. Sarà oggi e domani a Perugia e l’11 novembre al Mediolanum forum di Assago.