Ballottaggio Reggio Emilia 2019, scontro tra i candidati sul parcheggio dell’ospedale

Duello fra i due aspiranti sindaci organizzato dal Carlino. Basket e viabilità i temi caldi

Roberto Salati e Luca Vecchi (foto Artioli)

Roberto Salati e Luca Vecchi (foto Artioli)

Reggio Emilia, 6 giugno 2019 - Salati vorrebbe rendere gratuiti i parcheggi dell’ospedale, Vecchi no. È uno dei punti sul quale si è acceso maggiormente ‘Il Duello’ fra i due candidati, l’evento di confronto – organizzato dal Carlino – tra gli aspiranti sindaci che domenica si sfideranno al ballottaggio per governare Reggio.  I due rappresentanti di Pd e centrodestra hanno battagliato, nella sala conferenze di Confcommercio sulle tante domande arrivate in redazione da parte dei nostri lettori nei giorni scorsi e rilanciate nel dibattito dal nostro caposervizio Saverio Migliari. Presenti anche Gianni Borghi (presidente della Fondazione Manodori) e Fabio Storchi (presidente di Unindustria). A fare gli onori di casa Davide Massarini, vicepresidente Ascom, che ha introdotto il dibattito: «Tante saranno le sfide. Vecchi e Salati dicono ‘no’ alla tassa di soggiorno? Chiediamo solo di credere tanto nel turismo».

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Ma gli animi si sono subito scaldati sull’area di sosta del Santa Maria Nuova, una delle principali scintille fra i due. «Rendere libero il parcheggio eliminerebbe l’accattonaggio – ha chiosato Salati che corre per la coalizione Lega-Forza Italia e FdI –. In ospedale ci si va non per divertirsi e doversi preoccupare che non ti rompano l’auto è roba da terzo mondo».  Vecchi però non ci sta e controbatte con vigore: «Promettere tutto gratis è demagogia. Sono disposto a sperimentare qualora vincessi tre mesi di parcheggio free. Sarebbe una sosta selvaggia con effetti devastanti. I dipendenti Ausl di primo mattino metterebbero l’auto davanti all’ospedale e i pazienti che arrivano ore dopo? Dovrebbero parcheggiare a Baragalla... Ecco perché va regolamentata». 

La guida al voto

Salati però si gioca l’unico «bonus replica» concesso in questo dibattito e controbatte al rivale politico: «Non si può affermare questo con arroganza. Abbiamo l’esempio di Parma dove funziona così. Ma anche all’Esselunga dove si va a fare la spesa, si esce con lo scontrino e non si paga la sosta. Almeno si mettano le casse automatiche all’interno e si rivalutino le tariffe in alternativa al gratuito».

Una nuova proposta in tema di sport arriva da Luca Vecchi, stuzzicato sull’addio annunciato di Stefano Landi alla Pallacanestro Reggiana.  «Ho incontrato il presidente in questi giorni – ha svelato il sindaco uscente Pd –. Gli ho manifestato la disponibilità ad aprire un percorso affinché il basket qui resti in alto. E condivido la sua ambizione di creare una polisportiva modello Barcellona con calcio e rugby, contestualmente coi grandi imprenditori locali». 

La sicurezza è stato un altro degli argomenti cardine affrontato dai due candidati che hanno toccato altri punti correlati, dalle ex Reggiane fino al centro storico. «Alle ex Reggiane – ha attaccato Salati – sono stati spesi per il bando periferie soldi per fare le belle facciate e i capannoni con tanto di fuochi d’artificio, tentando di nascondere il degrado. Prima andava eliminato quello. La sicurezza in centro così come un aiuto al commercio passano anche dalla lotta all’abusivismo. Abbiamo un mercato ambulante di qualità pessima e lo trovo una forma di concorrenza sleale alle attività locali». 

Mentre Vecchi, stuzzicato su piazza Martiri del 7 Luglio, si è detto «disponibile a implementare i punti luce se la percezione dei cittadini è quella di insicurezza», ma precisa che «in questi anni l’illuminazione è stata migliorata, come ad esempio all’ex Banca d’Italia». 

Infine il candidato dei Dem ha individuato nella tramvia Rivalta-Mediopadana lanciata dai verdi ambientalisti Immagina Reggio, lista che lo appoggia nella coalizione.  «Ci credo molto e valuteremo con attenzione le modalità migliori di realizzazione. Potrebbe essere, perché no, un project financing avanzato da un privato».  Vecchi che poi nell’appello al voto finale ha citato una frase di suo figlio: «Le grandi cose non si lasciano a metà».  Mentre Salati punta sul «cambiamento necessario alla città. È ora di dire basta ad assessorati in cui ci sono gli amici o a dirigenti legati da parentele. Daremo priorità alla meritocrazia e la mia sarà una squadra di tecnici pragmatici, non di politici».