
Sigep, sabato 12 parte l'edizione 2022
Rimini, 11 marzo 2022 - Torna dal vivo – dopo lo stop dovuto alla pandemia – il Sigep, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione e caffè, organizzato a Rimini da Italian exhibition group. La società, germogliata dalla fusione delle fiere di Rimini e Vicenza, porterà da sabato 16 marzo in città il mondo del foodservice dolce: un settore che, solo nel 2021, ha generato in Italia un valore complessivo di 9,5 miliardi di euro di fatturato.
Per il taglio del nastro, in programma sabato alle 11, sono attesi, oltre al presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, e al sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. I padiglioni della fiera riminese accoglieranno 950 espositori, disposti su 90mila metri quadri, e oltre 300 buyer dall’Italia e dall’estero.
Giunta a lla sua 43esima edizione, la kermesse sarà anche l’occasione per fare il punto sullo stato di salute delle filiere del gelato artigianale, della pasticceria, dei lievitati, del cioccolato e del caffè, alla luce sia dell’emergenza sanitaria, sia della crisi globale delle materie prime, ulteriormente aggravata dall’esplosione del conflitto russo-ucraino.
Dopo la battuta d’arresto dei consumi, fermati dal Covid, il gelato artigianale italiano ha chiuso il 2021 con un lusinghiero +19,5% sul 2020 (tuttavia, rispetto al 2019, la perdita è del 17,8%). I consumi sono stati sostenuti principalmente dal turismo domestico estivo e dai flussi provenienti da Germania e Spagna, i due mercati più vivaci per il consumo di gelato artigianale in Europa. La leadership italiana nel settore riguarda anche gli ingredienti e i semilavorati per gelato, in cui operano 65 imprese, capaci di generare un fatturato complessivo di quasi 2 miliardi.
Quanto alla pasticceria, spicca l’incremento dell’export: le vendite all’estero di ‘dolci da ricorrenza’ made in Italy sono cresciute di circa il 17% rispetto ai livelli pre-pandemia. Passando al cioccolato, Covid e restrizioni hanno fatto letteralmente volare le vendite del comfort food per eccellenza: solo nella prima settimana di lockdown, l’impennata di vendite in Italia ha superato il 18,5%. Il formato più venduto? La tavoletta.
Per finire, naturalmente, una tazzina di caffè: nel nostro Paese sono circa 800 le imprese attive nella torrefazione, per un fatturato totale di 4 miliardi e 7mila addetti coinvolti. Numeri che fanno balzare l’Italia al primo posto in Europa tra i Paesi torrefattori di caffè. Anche la filiera del caffè – come gran parte delle filiere dell’agroalimentare - risente degli aumenti generalizzati dei costi, a partire da quelli della materia prima e dell’energia. Da circa un anno, le quotazioni del caffè nelle Borse di Londra e New York sono in aumento dell’80% per la miscela arabica e del 70% per la robusta.