Francesco Fimiano, agente della polizia municipale di Rimini, è stato assolto dalla Corte d’Appello di Bologna. Fimiano, 54 anni originario di Catanzaro, era finito sotto processo per una serie di reati che, nel corso delle indagini e del processo, erano stati ridimensionati in abuso d’ufficio e rifiuto di atti d’ufficio. Come noto il reato di abuso d’ufficio è stato abrogato dalla Riforma Nordio e la cancellazione ha portato all’assoluzione anche dal reato di rifiuto d’atti d’ufficio collegato al precedente, nonostante il tentativo del procuratore generale di riformulare l’accusa in perquisizione o ispezione personale illegale, come riqualificazione dell’abuso d’ufficio. Il ricorso è stato accolto e la Corte d’Appello l’ha assolto. Difeso dall’avvocato Marco Ditroia (foto), l’agente è stato al centro di un’inchiesta riguardante presunti episodi accaduti durante le estati 2016 e 2017. Le accuse contro Fimiano erano nate da una serie di episodi che coinvolgevano alcuni pallinari, truffatori noti per il gioco delle tre carte, e due cittadine africane. Secondo l’accusa, l’agente avrebbe approfittato del suo ruolo per intascare indebitamente 100 euro, confiscati a pallinari rumeni durante un controllo. Gli episodi contestati si sarebbero verificati in due momenti distinti, con 50 euro confiscati per volta. Il gioco delle tre carte rappresentava una delle principali truffe a danno dei turisti, tanto che la polizia municipale dedicava gran parte delle proprie risorse a contrastare il fenomeno. La difesa di Fimiano, attraverso video e immagini è riuscita a scagionarlo dalle accuse più gravi, come quella di aver usato violenza fisica e verbale contro tre extracomunitari.
CronacaAbuso d’ufficio, vigile assolto in Appello