
L’indagine è stata condotta dalla polizia di Stato di Rimini. L’uomo è accusato di violenza sessuale nei confronti di quella che all’epoca era la sua amante L’episodio sarebbe avvenuto nel dicembre del 2020 a Miramare
Una relazione clandestina che sarebbe culminata in una presunta violenza sessuale, commessa da un uomo di 44 anni di origine sudamericana in un residence di Rimini ai danni di quella che al tempo era la sua amante. E’ questa, almeno secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vicenda che si sarebbe consumata nel dicembre 2020 e che ha portato l’indagato, difeso dall’avvocato Marco Tarek Tailamun, alla sbarra davanti ai giudici del Collegio a dover rispondere di un’accusa particolarmente pesante.
Nel corso dell’ultima udienza, svoltasi giovedì scorso, è stato sentito il personale della squadra mobile che si è occupato delle indagini oltre alla stessa vittima. Quest’ultima ha almeno in parte ridimensionato le accuse rivolte contro l’uomo con cui aveva intrattenuto per un certo periodo una storia d’amore extraconiugale. Il processo è stato aggiornato al maggio 2025, quando sarà escusso l’imputato e si arriverà alla sentenza. La vicenda, come già detto, ha come teatro un residence nella zona di Miramare. Già altre volte, prima di allora, il 44enne e la ragazza, anche lei di origine sudamericana, si erano incontrati e tra di loro c’erano stati dei rapporti sessuali. Copione che si era ripetuto anche quel giorno di dicembre del 2020. I due si erano dati appuntamento nel residence e lì erano andati a letto insieme. Poi nel residence avevano fatto il loro arrivo anche due amici di lui. Uno di quest’ultimi era stato a sua volta accusato di palpeggiamenti sulla donna ed era finito sotto indagine, ma è stato completamente assolto nel corso del giudizio con rito abbreviato. Poi i due amici se n’erano andati e la coppia di amanti era rimasta sola. Qui, secondo quanto riferito, entrambi avrebbero bevuto parecchio alcol fino a quando la situazione non era degenerata. L’uomo - stando all’ipotesi accusatoria - avrebbe sollevato di peso la donna, poi l’avrebbe trascinata nel letto e l’avrebbe obbligata ad avere un nuovo rapporto sessuale, nonostante il suo rifiuto. In seguito la sudamericana era riuscita ad allontanarsi dalla stanza, scappando in strada. Nel corso dell’ultima udienza, la vittima ha fornito una versione parzialmente diversa, parlando di un rapporto cominciato in maniera consensuale ma che poi sarebbe proseguito in modo forzato nonostante il suo rifiuto. Rapporto al quale lei sarebbe poi riuscita a sottrarsi dopo aver preso a schiaffi l’amante prima di girarsi e uscire dalla camera allontanandosi.