REDAZIONE RIMINI

Ammiraglia in porto, sarà dragaggio record

Domani atteso l’arrivo della ’Giuseppe Cucco’ per la rimozione dei fanghi. L’armatore: "Intervento completato al massimo in 5 giorni"

Ammiraglia in porto, sarà dragaggio record

Domani arriva la draga. Non una qualunque: la ’Giuseppe Cucco’, ammiraglia della flotta veneta de La Dragaggi, che ha vinto l’appalto pluriennale del Comune per la rimozione dei fanghi dall’asta fluviale. Quando il gioco si fa duro... "Nel giro di quattro o cinque giorni lavorativi contiamo di portare a termine l’intervento nella parte a mare del ponte", spiega Stefano Boscolo Cucco, figlio d’arte e oggi timoniere dell’azienda specializzata, operativa nell’intero Mediterraneo. Se le premesse verranno rispettate (meteo permettendo,ndr) si ’rischia’ di mettere a segno un record positivo (dopo quello negativo dell’anno scorso, conclusione a giugno tra i turisti esterrefatti). Ovvero la conclusione del dragaggio già nel mese di aprile. "I rilievi batimetrici per verificare la quantità di fanghi da rimuovere sono stati fatti nei giorni scorsi – aggiunge Cucco – insieme al personale dei Lavori pubblici del Comune di Bellaria Igea Marina". La situazione si presenta abbastanza buona nella parte a mare del ponte ferroviario. "Va dato atto al Comune di fare una buona manutenzione annuale, in modo molto più virtuoso rispetto ad altri, a fronteggiare al meglio ingressioni di sabbia e limi sia dal mare che dalle fiumane". Meno bene va nella parte a monte. "Ora ci organizziamo – prosegue Boscolo Cucco – con la draga più grande, che sta scavando in questi giorni nel porto di Cervia, per togliere le criticità. E preparare la fossa per conferire successivamente i fanghi che le nostre barche più piccole, il cosiddetto ’Mototopo veneziano’, conferiranno dopo averli prelevati nella parte monte". Insomma, verrà realizzata una sorta di ’piscina’ provvisoria, vicino al ponte stradale. A monte non si scava da parecchi anni. E si vede. A causa dei vari ponti ovviamente le draghe non possono arrivare in quella zona. Ora l’intervento si farà con ’barche satellite’, minidraghe con braccio mobile. Qui l’intervento, proseguono da La Dragaggi, punterà soprattutto a rendere efficiente lo scalo di alaggio, e la parte centrale del canale, per consentire la navigabilità (attualmente, in caso di forti secche, le barche restano appoggiate sul fondo).

Il ’mototopo’ arriverà tra un paio di settimane. Previsti poi interventi per una quindicina di giorni, quando i fanghi scavati a monte saranno portati nella ’piscina’, la buca. Che non impedirà, spiega La Dragaggi, la sistemazione dei corpi morti in acqua delle barche da diporto: "Potremmo realizzarla lunga e stretta per evitare problemi – chiosa Boscolo Cucco –, noi siamo comunque a disposizione per eventuali correzioni in corso d’opera".

Mario Gradara