REDAZIONE RIMINI

Auto di lusso, evasione e riciclaggio San Marino nella maxi-operazione

L’indagine della Finanza sul traffico internazionale di Bmw, Mercedes e Porsche coinvolge anche il Titano

La Guardia di Finanza (foto di repertorio)

La Guardia di Finanza (foto di repertorio)

Trattavano principalmente Bmw, Mercedes, Audi, Porsche, McLaren, che rivendevano sul territorio della provincia di Frosinone, a prezzi super competitivi e reinvestivano comprando attività commerciali a Roma. Un sistema ben strutturato e ricostruito dalle indagini coordinate dalla procura di Cassino guidata dal procuratore capo Carlo Fucci, ed effettuate dai carabinieri e dalla guardia di finanza del di Cassino che porta anche sul Titano. Le forze dell’ordine, partendo dalla zona di Pontecorvo hanno così disarticolato una organizzazione ritenuta, non solo dedita a un importante giro di evasione fiscale, ma anche di un sistema di riciclaggio effettuato con metodo mafioso. Cinque gli indagati che compaiono nell’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Cassino. Carabinieri e finanzieri hanno eseguito il sequestro delle quote di sette società, per un importo pari a 573.800 euro, di 8 autovetture tra cui una Lamborghini Urus ed il blocco di 57 rapporti finanziari. Il sodalizio che risponde a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzato al trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e truffa aggravata ai danni dello Stato aveva collegamenti nazionali e internazionali, con particolare riferimento alla Repubblica Federale di Germania ed alla Repubblica di San Marino. Dalla ricostruzione dei profili degli indagati sono emersi rapporti pregressi con il clan dei Casalesi, in passato interessato anche al reinvestimento di elevate somme di denaro di dubbia provenienza anche nell’area del Cassinate ma non solo. Rilevante l’attività della presunta associazione anche all’estero, attraverso l’utilizzo di società che si occupavano della commercializzazione di autovetture di lusso importate e immesse sul mercato nazionale a prezzi particolarmente vantaggiosi attraverso un collaudato sistema di evasione dell’Iva. Ma anche attraverso l’utilizzo di agenzie di disbrigo pratiche auto utilizzate per il rilascio della documentazione che attestava l’avvenuta immatricolazione dei veicoli sul territorio nazionale. Base logistica della presunta compagine criminale è stata individuata in una nota e lussuosa attività commerciale e di ristorazione di Pontecorvo. Nell’ambito del procedimento per la Polizia giudiziaria italiana si è reso necessario avere continui interscambi investigativi con i collaterali organi investigativi tedeschi e sammarinesi, avendo accertato la provenienza delle autovetture di lusso commercializzate sul territorio nazionale, per importi nell’ordine di milioni di euro e con una importante evasione dell’Iva accertata. Nel 2021 risultavano commercializzate autovetture provenienti dall’estero per complessivi 1.150.400 euro con una evasione dell’Iva calcolata in 253.088 euro.