
"Se aprono i pubblici esercizi, fate aprire anche gli stabilimenti balneari". Diego Casadei, presidente della Cooperativa bagnini guarda le ruspe che da lunedì stanno spianando la duna di sabbia eretta in autunno per difendere il bene più prezioso dei bagnini, l’oro giallo. E nel farlo scandisce i tempi della possibile ripartenza. "Se il tempo non farà i capricci alla metà di maggio tutta la spiaggia riccionese sarà pronta e attrezzata per accogliere clienti. Trattandosi di lavori di spianamento che procedono, avremo stabilimenti che saranno pronti ben prima di quella data". Questa è la tabella di marcia che consentirebbe agli operatori sull’arenile riccionese di avere le carte in regola per far partire questa complicata stagione balneare in tempi brevi. "Ricordo - prosegue Casadei - che la Regione ha riproposto l’ordinanza balneare del 2019, cosa che consente a noi bagnini in questo momento saremmo in grado di accogliere i turisti come accadeva in passato. A frenarci è il Dpcm del Governo, per il quale non possiamo aprire. Dunque rimaniamo chiusi". Ora che al Governo si cominciano a tratteggiare le riaperture delle attività a partire dal 26 aprile, anche in spiaggia si vuole essere considerati in questa corsa a tappe verso la piena ripartenza del settore economico, incluso quello turistico. Il ministro al Turismo Massimo Garavaglia ha parlato della possibile partenza del comparto balneare alla metà di maggio. Ma prima ancora che si possano aprire i confini dei comuni e delle regioni per incentivare il turismo, i pubblici esercizi potranno aprire alla clientela locale. "Se questo accadrà con altre attività quali bar e ristoranti - prosegue Casadei - allora ritengo giusto inserire anche la nostra categoria così da poter iniziare a lavorare con la clientela del posto. E’ evidente che questo sarebbe solo un modo per muovere i primi passi. Mi spiego meglio. Se da un lato ritengo giusto dare la possibilità agli stabilimenti di aprire assieme ad altre attività, anche se il turismo non sarà ufficialmente partito, dall’altro deve essere chiaro che un simile provvedimento deve essere solo una prima tappa in vista di una vera ripartenza del comparto turistico. Altrimenti concedere la possibilità di dare lettini alla clientela locale senza una prospettiva per la stagione turistica, non avrebbe alcun senso". Nel frattempo le ruspe sono al lavoro. Una volta terminata la prima fase con la duna ‘pianata’, si procederà con il livellamento dell’arenile e man mano che i mezzi si sposteranno sulla spiaggia, i bagnini allestiranno le zone con tende e ombrelloni.
Andrea Oliva