
Operai al lavoro (foto d’archivio)
"Ma cosa sta succedendo?" "Siamo al buio". "Non funziona niente". Pioggia di segnalazioni allarmate per un prolungato black out che ha interessato diverse aree del territorio comunale. Ora è stata fatta luce: risolto il ’giallo’. Galeotto sembra essere stato l’intervento di una ditta esterna che, nello svolgere dei lavori ha inopinatamente (e involontariamente, ovvio) tranciato alcuni cavi dell’Enel. La precisazione viene dallo stesso Ente nazionale energia elettrica.
"I guasti segnalati a Bellaria – spiegano da Enel – sono stati causati da una ditta esterna che stava facendo lavori di scavo, che ha tranciato un nostro cavo interrato di media tensione. Questo ha provocato un guasto che ha interessato circa 800 nostri clienti. Abbiamo individuato il ’punto guasto’ e siamo intervenuti con le nostre squadre sul posto per riparare la linea". Le utenze degli 800 clienti complessivi sono state "tutte rialimentate" già intorno a metà giornata di ieri, "ad eccezione di una quindicina, per i quali dovremo inserire nella cabina dalla quale partono queste linee un gruppo elettrogeno. Stiamo intervenendo anche per quest’ultimo tipo di provvedimento".
"Vi informiamo che sono in via di soluzione – questo il post pubblicato sui social da Enel e inviato anche al Comune – i problemi della linea Enel nati ieri (giovedì, ndr) a seguito di alcuni guasti sulla media tensione. Ringraziandovi per la pazienza dimostrata, vi segnaliamo altresì che in queste ore, al fine di risolvere completamente le criticità entro la mattinata, i tecnici della società sono ancora al lavoro con brevi interruzioni programmate della corrente che interessano aree di Bellaria centro comprese tra via Pascoli e zona Cagnona". "Non c’è nessun collegamento – precisano, a domanda, da Enel – con un guasto della durata di 17 minuti segnalato alcuni giorni fa. A Bellaria Igea Marina non registriamo alcun tipo di criticità: non c’è alcuna connessione con il primo estemporaneo guasto e quello causato dalla ditta esterna, che è durato qualche ora, ma che è stato causato da terzi".
Mario Gradara