REDAZIONE RIMINI

Battuta di caccia, spara al cinghiale ma colpisce il salotto

Un proiettile ha sfondato la vetrata di un’abitazione di Domagnano. Si indaga sul colpo partito da un fucile. Abbattuti 27 esemplari. Le proteste degli animalisti

Un cacciatore in una foto d'archivio: la battuta di caccia al cinghiale a San Marino è finita con un incidente. Un proiettile vagante è finito in una casa

Un cacciatore in una foto d'archivio: la battuta di caccia al cinghiale a San Marino è finita con un incidente. Un proiettile vagante è finito in una casa

San Marino, 20 gennaio 2025 – Era stesa sul divano, al primo piano della sua abitazione a Domagnano, quando all’improvviso il vetro della finestra è andato in frantumi e un proiettile ha attraversato il salotto. La padrona di casa ha quasi rischiato l’infarto.

Tutta colpa di un proiettile vagante, che sarebbe stato esploso da un fucile calibro 12, durante la battuta di caccia al cinghiale che ieri ha interessato la zona compresa tra le località San Michele Ranco, a San Marino.

Grande paura per la donna, che per puro miracolo, non è stata raggiunta dal colpo e non è rimasta ferita. L’episodio è avvenuto in via Umano da Sterpeto, proprio a ridosso dell’area in cui, tra le 9 e le 15 di domenica scorsa, si è svolta la battuta organizzata dall’Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole, in collaborazione con la Federazione sammarinese della caccia.

Un intervento che si è reso necessario a seguito delle numerosissime segnalazioni dei residenti, preoccupati dal proliferare incontrollato degli ungulati che nelle ultime settimane si sono spinti a ridosso delle case e nei dintorni dell’ospedale, causando alcuni incidenti stradali.

Per mettere un freno all’invasione dei cinghiali, le autorità sammarinesi hanno quindi disposto un “intervento di controllo” degli animali tra Cailungo, Borgo Maggiore e Domagnano.

I cinghiali ripresi dalle telecamere a San Marino. A sinistra la Guardia di Rocca
I cinghiali ripresi dalle telecamere a San Marino. A sinistra la Guardia di Rocca

A fine giornata, sono stati 27 gli esemplari abbattuti dalle doppiette. Sul posto erano presenti le forze dell’ordine sammarinesi che hanno provveduto a delimitare l’area e a chiudere al traffico alcune strade. Stando a una prima ricostruzione, il colpo di fucile sarebbe partito da una postazione fissa.

Un singolo proiettile ha percorso alcune centinaia di metri andando quindi a colpire, verso le 11.40, la finestra al primo piano di una villetta. Gli unici danni, per fortuna, sono quelli al vetro. Di certo però gli inquilini non dimenticheranno tanto facilmente la brutta esperienza.

Sul posto è stato richiesto l’intervento della Guardia di Rocca, che ha provveduto a compiere i rilievi. Sono state scattate delle fotografie, è stata raccolta la testimonianza della donna ed è stata recuperato il proiettile. Successivamente, è intervenuta la Guardia ecologica, che avrebbe sequestrato i fucili utilizzati nella battuta.

Gli agenti hanno anche ascoltato i cacciatori presenti per ricostruire la dinamica dell’accaduto. La battuta di caccia di domenica scorsa si è svolta in “aree normalmente soggette a divieto di caccia, con lo scopo di contenere la popolazione di cinghiale, ovvero prevenire il rischio di incidenti stradali e di danni alle coltivazioni agricole, anche in considerazione dell’estrema vicinanza alle zone residenziali ed all’Ospedale di Stato”.

Sui social, non sono mancate le proteste di animalisti e di tanti sammarinesi contrariati per l’abbattimento degli animali.