"Che emozione recitare al fianco di Elodie. Sogno di fare il regista"

Il sedicenne riminese Christian Dei è tra gli interpreti della nuova stagione della serie ’Call my agent’ di Sky: "Sul set mi sentivo come un bambino...".

"Che emozione recitare al fianco di Elodie. Sogno di fare il regista"

"Che emozione recitare al fianco di Elodie. Sogno di fare il regista"

Christian Dei è tra i protagonisti della nuova stagione di Call my agent che uscirà su Sky il 22 marzo. L’attore riminese, formatosi all’accademia di Samuele Sbrighi ’La Valigia dell’attore’ a Santarcangelo, ha continuato gli studi a Roma e seppur giovanissimo (ha solo 16 anni) ha già calpestato il tappeto rosso, cosciente di essere un grande sognatore. Nella serie di Sky diretta da Luca Ribuoli interpreta il coprotagonista della quinta puntata, quella con Elodie.

Ci racconta il suo ruolo in questa fortunata serie.

"Sono Giuliano Lazzarin, un giovane che viene miracolato. Questo ruolo è stato una svolta. Stavo passando un momento difficile: mentre ero sul set di Fuochi d’artificio, la serie diretta da Susanna Nicchiarelli in uscita quest’anno su RaiUno, mi sono rotto la caviglia. Sono stato fermo un mese e di conseguenza ho dovuto interrompere le riprese. Avevo paura di non poter terminare le riprese. Durante l’ultima settimana di stop, il mio agente telefona e mi dice: Christian, sei stato preso per Call my agent 2 , lavorerai con Elodie".

Che emozione è stata lavorare nella serie?

"Il set di Call my agent mi ha fatto tornare bambino. Quando sono entrato a far parte di questo mondo, vedevo tutto con gli occhi di un sognatore. Crescendo, tutto questo è cambiato, per vari fattori: il diventare sempre più razionali, il rapportarsi con situazioni che ti fanno tornare con i piedi per terra, il crescere e maturare... Invece, quando sono arrivato sul set di Call my agent, fin dal primo giorno mi sono completamente scordato che fosse un lavoro. Ero attento a cogliere ogni azione e a imparare con lo sguardo".

"Tornare bambino": fa effetto, detto da un sedicenne...

"Credo che nella vita non bisogna porsi limiti nel sognare. Se si sogna una cosa talmente tanto da iniziare a crederci prima o poi si realizza. Ho sempre sognato in grande, iniziando a realizzare piccoli progetti per poi ritrovarmi sul set di quelli più grandi. Certo, ho tantissimo da imparare, su tutto. Le esperienze che ho già fatto mi hanno fatto capire che voglio fare il regista da grande".

Come si sta preparando per il grande salto?

"Sto studiando all’istituto cine-tv ’Roberto Rossellini’ di Roma. L’anno scorso il mio esordio alla regia, se così possiamo definirlo: Dettagli temporanei. È un corto tutto basato sul tempo che ho girato a Santarcangelo. L’opera è tra quelle selezionate al Ca’ Foscari Short film Festival, nella sezione high school. In gara 8 aspiranti registi da tutto il mondo. Sono fiero del percorso che sta facendo. A Roma ho trovato la mia dimensione".