Manuel Spadazzi
Cronaca

Cocoricò e Altromondo nella Top 50 delle disco

La discoteca di Riccione è al 16esimo posto mondiale, quella di Miramare al 44esimo

Un evento del Cocoricò (foto Schicchi)

Rimini, 28 marzo 2015 - CON IBIZA non c’è neanche partita. L’Isla blanca della Spagna, da anni capitale del popolo della notte, piazza tre locali tra i primi cinque della speciale classifica di Djmag. Ma fra le prime cento migliori discoteche al mondo secondo la rivista, considerata la ‘bibbia’ del divertimento da dj e addetti ai lavori, ci sono ben due discoteche della Riviera. Si conferma il Cocoricò di Riccione, che scala due posizioni e arriva al 16esimo posto assoluto, ed entra per la prima volta l’Altromondo di Rimini, collocandosi al 44esimo posto.

Un riconoscimento importante, che Djmag motiva così: «L’Altromondo continua ad attrarre i più grandi nomi della scena dance mondiale, forte di notti memorabili sulla pista ampia...». Nella scelta di Djmag «hanno pesato le nostre serate con Hardwell, il deejay numero al mondo (oltre 10mila persone al suo show in agosto a Rimini, organizzato alla Fiera per ospitare più persone) e altri grandi nomi della consolle – osservano Enrico e Valentina Galli e Piero Bevitori, i titolari della discoteca – E’ un premio anche a Rimini, a un territorio che sa ancora offrire un intrattenimento notturno importante».

Altromondo e Cocoricò sono tra le poche disco italiane in classifica. Il Cocco si conferma il primo in assoluto tra le italiane. «Per noi è un punto di partenza, e non di arrivo. Vogliamo esportare il marchio del Cocoricò in tutto il mondo. Abbiamo già in programma diversi eventi a Miami, a Barcellona, a Ibiza», sottolinea Fabrizio De Meis, generale manager del Cocoricò. La forza dei due locali sta anche in questo: non limitarsi a eventi interni, ma organizzare serate in altre disco. Creando una piccola industria della notte. E così se il Cocoricò in estate spazia dalla spiaggia all’Aquafan, l’Altromondo con le serate al Bandiera gialla e (da gennaio) al Pascià ha saputo conquistare un target più adulto. «Il futuro è questo – dice Galli – Chi lavora bene traina anche gli altri locali». E crea indotto e occupazione. L’Altromondo impiega «50 o 60 persone a sera, pr esclusi. Nelle serate clou siamo anche di più». Numeri importanti anche per il Cocoricò, che punta a entrare, parola di De Meis, «tra le prime dieci disco al mondo».