L’imperatrice stellare

Rimini, 24 maggio 2014 - Sta alle camere d’hotel, come Blatter al pallone. Inaffondabile. Da 18 anni governa da Viserba a Miramare, capo supremo dell’impero stellare di pensioncine, meublè e grandi alberghi. Non sembra avere nemici, la presidentissima Patrizia Rinaldis. Oppure, più semplicemente, nessuno si vuole caricare sulle spalle il peso di 700 albergatori riminesi. Roba pesante, ma non per lei, la ricandidata unica al vertice dell’Aia. Che non sarà l’Onu, ma è abbastanza per entrare nelle stanze dei bottoni senza passare dalle segretarie. Domani si ripresenterà ai soci per ottenere un nuovo mandato, con la speranza che i votanti siano più numerosi degli sfidanti racimolati nel corso dei decenni. Ad essere onesti, qualcuno in passato ci ha anche provato, ma è stato messo a cuccia. Questa volta la presidente ha fatto di meglio: non potendo contare su un avversario ne ha piazzati un paio nella sua lista. Diabolica. Andreottiana nella strategia, quando si passa all’azione ricorda più Brunetta che il divo Giulio.

Se l’attaccano morde. Se ne è accorto l’ex questore Terribile, che ha trovato un’antagonista degna del nome:

«Ha oltraggiato Rimini», ha ruggitoDi politica, la Rinaldis non parla volentieri. La davano in corsa per l’assessorato regionale al Turismo; ma forse era solo una cattiveria dei colleghi che l’accusano di essere filogovernativa dai tempi di Melucci. Un pensierino, nel buio delle sue camerette, l’avrà pure fatto, ma per ora si accontenta di vincere. Facile.